“Si lavora per vivere non per morire”, è quanto si legge sulla targa posata a conclusione del convegno ANMIL in occasione della 74ª Giornata delle Vittime sul Lavoro nella Sala Biagi a Valdilana ieri domenica 13 ottobre.
Alla presenza del Sindaco Mario Carli, dell’amministrazione e delle autorità intervenute si è discusso di come l'aumento degli incidenti sul lavoro imponga la necessità di azioni più concrete per prevenire morti, infortuni e malattie professionali.
"Questa è la mia sesta giornata da Presidente Territoriale ANMIL Biella - ha esordito durante la conferenza Mauro Lora Moretto - . Ed è un onore per me. L'insicurezza sul lavoro ha segnato la mia vita da quando nel 2006 a causa di un incidente sul lavoro mi sono ritrovato menomato. E' un dolore di cui ancora oggi porto sulle spalle e sono in Anmil da allora, perchè non vorrei capitasse ad altri quello che è accaduto a me. La tutela contro gli infortuni sul lavoro oggi è regolata da un testo unico che appare anacronistico. Solo una sua completa riforma potrebbe garantire prestazioni giuste".
Il momento economico è difficile, ma per il presidente le famiglie e i lavoratori non possono attendere oltre. "L'assegno di incollocabilità per esempio, è erogato solo fino ai 65 anni di età - prosegue Mauro Lora Moretto -. Il bilancio infortunistico continua a non registrare miglioramenti, servono fatti concreti e azioni di sensibilizzazione. Chiediamo di riconoscere il valore delle testimonianze nelle aziende".