Sempre di meno verrebbe da dire i biellesi autoctoni che nascono all'ombra del Mucrone o comunque in provincia di Biella. L’analisi dell’Istat è ferocemente impietosa: nel 2023 sono solo 843 le nascite censite nel nostro territorio.
Sono lontani i tempi del boom economico, della classi numerose, ma sono anche distanti gli anni a fine del secolo scorso quando nascevano più di 1000 bambini (1446 nel 1999 solo per dire). Nella classifica generale siamo davanti a Isernia, Rieti, Oristano e al nord meglio di Verbano e Valle d‘Aosta.
Poco per la ridente cittadina laniera ai piedi delle Alpi alle prese con una crisi di natalità che si trascina da tempo. Ed è un vero peccato dal momento che qui la qualità della vita è sicuramente elevata e quindi perchè non aumentare la popolazione. Forse la crisi di natalità, che a lungo andare avrà rilievi anche sul sistema pensionistico, è un problema collettivo: basti pensare che in Piemonte si passa dagli oltre 34.000 a un misero 25077.
La domanda neppure troppo banale è come invertire la rotta? Politiche sulla natalità ? Risorse e servizi in più ? Oppure maggiore responsabilità ? Il dibattito è aperto.