Il primo relatore del pomeriggio al convegno BITA è Franco Lepore, Presidente dell'Unione italiana Ciechi e degli ipovedenti - Consiglio Regionale del Piemonte.
Lepore è sceso nel dettaglio su come una struttura debba essere accessibile per i non vedenti. In alcuni casi si tratta di semplici accorgimenti, come ad esempio evitare di posizionare oggetti o bagagli lungo i passaggi, in altri informazioni più specifiche sull'utilizzo del braille o l'ausilio delle nuove tecnologie, che oggi permettono molte opzioni. C'è poi un tema legato alla comunicazione esterna, che comprende una possibilità accessibile che contenga una descrizione alternativa alle immagini, ad esempio. Infine un terzo aspetto: quello dei servizi inclusivi che permettono la partecipazione anche alle persone cieche. Un esempio? Il gioco delle carte che possegga segni per i non vedenti. E poi i servizi di ristorazione, che possono utilizzare maggiormente il canale verbale per descrivere il cibo e le portate.
Infine il tema più importante, anche per Lepore: quello della formazione, ossia il modo di interagire con una persona cieca, senza timori: presentarsi sempre con il proprio nome e ruolo e gestire l'accompagnamento camminando sempre mezzo passo indietro.
Tante informazioni utili che stanno alla base del processo di formazione per gli operatori.
Oltre al prestigioso patrocinio del Ministero del Turismo, durante i lavori di questo pomeriggio ci ha raggiunto anche il video contributo del Ministro Daniela Santanché, di ritorno da un incontro istituzionale internazionale.
Ringraziamo il Ministro per la sua vicinanza all'iniziativa
Grazie al dottor Roberto Keller, tra i massimi esperti dei disturbi dello spettro autistico, che ha fornito un elevato contributo molto importante come il turismo accessibile possa essere una possibilità di miglioramento per le competenze socio-relazionali delle persone con disturbo dello spettro dell'autismo.
Dopo l'interessantissimo contributo del dottor Keller sullo spettro dell'autismo, è il turno di Rocco Cericola, esperto LIS, che introdurrà al pubblico in sala il tema della sordità e della lingua dei segni.
Divertente e allo stesso tempo riflessivo, Cericola ha da subito coinvolto il pubblico in sala rivolgendosi ad esso con la lingua dei segni e comunicando senza proferire parola con una platea che non presenta per la maggior parte dei casi, deficit uditivi.