Calabrone Asiatico. Venerdì 25 ottobre presso il circolo Su Nuraghe a Biella è stata convocata una riunione urgente da parte dall'associazione Biellese Apicultori, durante la quale sono state tracciate le linee per contrastare questo fenomeno, dopo la scoperta di due nidi: un primo a Verrone e ora anche ad Occhieppo Superiore. Paolo Detoma "Occorre essere uniti e agire immediatamente".
Non c'è pace nemmeno per il settore apistico biellese, che vanta ancora un'economia importante e una produzione di altissima qualità di vari mieli. Il cambiamento climatico continua a mietere vittime nell'ecosistema, e dopo una stagione avara di polline e fiori melliferi che ha decimato la popolazione delle api e messo in difficoltà gli apicultori, è in arrivo un'altra sciagura che si chiama " Calabrone Asiatico" o "Vespa Velutina".
Importata non si sa come dal continente asiatico, si sta espandendo grazie al cambiamento climatico, anche nelle nostra zone, mettendo a rischio allevamenti e produzioni, essendo un vero e proprio killer del prezioso insetto mellifero.
E proprio venerdì durante una riunione d'emergenza dell'associazione Apicultori Biellesi, il Presidente Paolo Detoma insieme al Presidente di Aspromiele Piemonte, Enrico Laguzzi, hanno evidenziato i pericoli derivanti dall'espansione del Calabrone Asiatico (a venerdì sera c'era notizia di un solo nido, ora sono già saliti a due quelli avvistati) chiamando a raccolta tutti gli allevatori per monitorare urgentemente la nostra provincia, attraverso trappole e una verifica immediata degli avvistamenti.
"Sono calabroni aggressivi - hanno raccontato i due referenti - . Un nido arriva anche a contenere 15.000 individui, e sono potenzialmente pericolosi anche per l'uomo, pertanto, invitiamo addetti ai lavori o semplici cittadini, ad allertare sulla presenza di questi insetti".