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ATTUALITÀ | 31 ottobre 2024, 11:20

Cavalieri del Lavoro, consegnate al Quirinale le onorificenze: premiati anche tre piemontesi

Si tratta di Giuseppe Marino (Industria, Ferroviaria), Duilio Paolino (Macchinari agricoli) e Fabio Ravanelli (Cosmetica). Riconoscimenti anche per gli Alfieri del Lavoro, i migliori studenti d’Italia.

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Cavalieri del Lavoro, consegnate al Quirinale le onorificenze: premiati anche tre piemontesi

Consegnate questa mattina, mercoledì 30 ottobre, al Quirinale le onorificenze dell’Ordine “Al Merito del Lavoro” ai 25 Cavalieri del Lavoro nominati dal Capo dello Stato Sergio Mattarella il 2 giugno 2024. Insieme ai neo Cavalieri del Lavoro sono stati premiati anche gli “Alfieri del Lavoro”, 25 tra i più bravi studenti d’Italia. 

“Celebriamo – ha detto Maurizio Sella, Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro – non solo l’affermazione dei singoli, ma il valore dell’onorificenza, basata sul successo imprenditoriale come fattore di crescita economica, sociale”. Va valorizzato l’impegno, il lavoro, la dedizione, la passione che alimentano “il sacro fuoco del nostro essere imprenditori”. E va valorizzata l’etica. “Solo se si agisce mossi da questa fonte di energia positiva, se si fa buona impresa, è possibile andare lontano. Morality is longevity”.  

“Conoscenza e ricerca rappresentano inoltre fattori essenziali anche per rispondere alla sfida ambientale. La produzione e il consumo di energia non possono che trovare nella sostenibilità il proprio comune denominatore. Ignorarlo condurrebbe a pagare in futuro costi economici e sociali ben superiori rispetto a quelli richiesti oggi”.  

Maurizio Sella ha inoltre sottolineato il valore della sicurezza come fattore di competitività. “Non esiste buon lavoro se non viene garantita la sicurezza dei luoghi dove il lavoro viene esercitato. La sicurezza sul lavoro è un valore etico, morale e imprenditoriale irrinunciabile. Ed è anche un forte fattore di competitività e non un costo per le aziende”.  

“Principi democratici e progresso economico si tengono tra loro uniti. Il miracolo economico italiano del secondo dopoguerra, alla cui realizzazione tanto contribuì la figura di Luigi Einaudi, che qui intendo ricordare, è figlio di un Paese che torna alla libertà, che rifiuta il dirigismo e il protezionismo, che riconosce il diritto di voto alle donne, e quindi allarga i diritti, che si fa promotore di un processo di integrazione tra le nazioni d’Europa”.

 “I Cavalieri del lavoro – ha detto Sergio Mattarella nel corso del suo intervento – sono indicati alla considerazione pubblica non soltanto per i meri risultati aziendali. Le aziende, le realtà produttive, sono motrici di un benessere ampio delle famiglie, sviluppano filiere, fanno crescere territori. È la consapevolezza di questa responsabilità che rende gli operatori economici partecipi del compito e della responsabilità di dirigere il Paese”. “La credibilità delle istituzioni – ha continuato Mattarella – passa dalla partecipazione e dalla condivisione di un livello di vita dignitoso. Perché sostenibilità non è solo l’obiettivo indispensabile della neutralità climatica. Sostenibilità significa anche operare per evitare che le trasformazioni del modello produttivo e di consumo creino fratture profonde nel tessuto sociale, pronte a trasferirsi nel tessuto civile della comunità”.

“Formazione e lavoro - anche va sottolineato - per ciò che riguarda la sicurezza - vanno di pari passo. Siete partiti da lontano – dice il Capo dello Stato rivolgendosi ai Cavalieri del Lavoro – con l’esperienza del Collegio universitario Lamaro Pozzani, divenuto anche opportunità formativa per i Maestri del Lavoro. Adesso le Academy aziendali, utili strumenti di formazione permanente. Il successo delle imprese italiane è un valore per la comunità nazionale”. “Le storie di impresa di cui siete protagonisti e siete espressione – ha concluso il Presidente della Repubblica – sono motivo di riflessione e di ispirazione. Siamo tutti certi che andrete ancora avanti nel senso di marcia dello sviluppo e del progresso”. In occasione della cerimonia al Quirinale, il Presidente della Federazione dei Cavalieri del Lavoro Maurizio Sella ha consegnato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il libro “Donna e impresa. Storie di Cavalieri del Lavoro”. 

A sessanta anni dalla nomina della prima donna Cavaliere del Lavoro, il volume, curato dalla Federazione per i tipi di Marsilio Arte, intende mettere in luce, attraverso la storia imprenditoriale e la vicenda personale delle donne insignite dell'onorificenza nel ‘900, il contributo femminile al progresso dell’economia nazionale e al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro del Paese.

Il Presidente della Repubblica ha ricevuto e consegnato una Medaglia ai Cavalieri del Lavoro che appartengono all’Ordine da 25 anni: Giuseppe Pasquale Marra, Mario Casoni, Enzo Cavallari, Piergiorgio Coin, Giovanni Gustavo Delle Piane, Gabriele Galateri di Genola e di Suniglia, Giorgetto Giugiaro, Learco Malaguti, Alessandro Scelfo. I 25 Cavalieri del Lavoro nominati nel 2023 sono: Lucia Aleotti (Toscana - Industria, Farmaceutica), Eufrasio Anghileri (Lombardia - Industria, Siderurgica), Giovanni Arena (Sicilia - Commercio, Grande distribuzione), Pietro Beccari (Estero - Industria, Moda e design di lusso), Marina Elvira Berlusconi (Lombardia - Industria, Editoria), Paolo Bertazzoni (Emilia-Romagna - Industria, Elettrodomestici),  Maria Chiara Boni (Lombardia - Industria, Moda abbigliamento), Giorgio Campagnolo (Veneto - Industria, Abbigliamento sportivo), Carmine Caputo (Campania - Industria Alimentare, Molitoria),  Caterina Imelde Caselli (Lombardia - Industria, Discografica), Carlo Cimbri (Emilia-Romagna - Terziario, Assicurazioni), Graziano Giordani (Marche - Artigianato, Ricami), Raffaella Leone (Lazio - Terziario, Cinematografia), Matteo Bruno Lunelli (Trentino Alto Adige - Vitivinicolo, Spumanti), Fausto Manzana (Trentino Alto Adige - Terziario, Servizi informatici), Giuseppe Marino (Piemonte - Industria, Ferroviaria), Francesco Giovanni Muntoni (Sardegna - Terziario, Alberghiero), Duilio Paolino (Piemonte - Industria, Macchinari agricoli), Vito Antonio Primiceri (Puglia - Terziario, Credito), Fabio Ravanelli (Piemonte - Industria, Cosmetica), Edoardo Roncadin (Friuli Venezia Giulia - Industria e commercio, Prodotti surgelati), Enrico Samer (Friuli Venezia Giulia - Terziario, Logistica), Antonio Serena Monghini (Emilia-Romagna - Industria energetica, Petrolio), Giovanni Sgariboldi  (Lombardia - Industria, Cosmetici e profumi), Aquilino Carlo Villano (Campania - Industria, Aerospazio).

 In occasione del conferimento dell’onorificenza in Quirinale ai neo Cavalieri del Lavoro, vengono premiati anche gli “Alfieri del Lavoro”, i più bravi studenti d’Italia.  Istituito nel 1961 in coincidenza del centenario dell’Unità d’Italia, il Premio “Alfieri del Lavoro” è promosso dalla Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro ed è destinato ogni anno a 25 studenti che abbiano terminato la scuola secondaria superiore con il massimo dei voti. Il numero dei premiati è legato a quello dei Cavalieri del Lavoro, a rimarcare la continuità dell’impegno nello studio e nella vita. Agli Alfieri del Lavoro va l’attestato d’onore e la Medaglia del Presidente della Repubblica. 

I 25 Alfieri del Lavoro selezionati nel 2024 insigniti oggi della Medaglia del Presidente della Repubblica sono: Giovanni Antonucci (Bari), Mauro Alberto Avigliano (Potenza), Alessandro Bastarelli (Fermo), Francesca Bianchessi (Milano), Gabriele Sebastiano Cristaudo (Catania), Luca De Masi (Lecce), Alessandro Vincenzo De Vita (Siena), Franco Della Negra (Udine), Domenico Di Cristofano (Chieti), Maria Di Mauro (Caserta), Daniele Maria Falciglia (Enna), Camilla Fezzi (Verona), Gabriele Garofalo (Cosenza), Elisa Ipektchi (Roma),  Giovanni Lo Schiavo (Salerno), Victoria Moranduzzo (Trento), Lorenzo Murace (Bologna), Alessio Neri (Livorno), Chiara Pirazzini (Ravenna), Francesca Carla Prato (Torino), Alessandro Serafini (Sud Sardegna), Matteo Severgnini (Cremona), Isabella Solari (Alessandria), Simona Taddeo (Brindisi), Sofia Vari (Frosinone). 

I Cavalieri del Lavoro sono imprenditori, donne e uomini, insigniti dell’Ordine al “Merito del Lavoro” dal Presidente della Repubblica. I requisiti necessari per essere insigniti dell’onorificenza sono l’aver operato nel proprio settore in via continuativa e per almeno vent’anni con autonoma responsabilità, e l’aver contribuito in modo rilevante attraverso, l’attività d’impresa, alla crescita economica, allo sviluppo sociale e all’innovazione.  Come emerge da una recente indagine promossa da Crif, agenzia internazionale di rating, le aziende dei Cavalieri del Lavoro, pur rappresentando il 3% del campione nazionale delle imprese con fatturato superiore ai 20 milioni di euro, sviluppano dal punto di vista occupazionale il 20% di addetti. La Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro riunisce tutti i Cavalieri del Lavoro, concorre con i suoi Gruppi Regionali alla segnalazione di candidature per il conferimento dell’Onorificenza dell’Ordine al “Merito del Lavoro”, ha il compito di illustrare le iniziative dei Cavalieri del Lavoro e di tenere alto il prestigio dell’Ordine.  

La Federazione cura l’Archivio Storico dei Cavalieri del Lavoro, la pubblicazione della rivista “Civiltà del Lavoro”, sostiene il Collegio Universitario di Merito dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani” e promuove il Premio Alfieri del Lavoro, destinato ai migliori studenti d’Italia. La Federazione promuove inoltre iniziative di approfondimento e analisi sui principali temi dello sviluppo sociale e imprenditoriale attraverso convegni, workshop tematici, realizzazione di studi e ricerche, pubblicazioni e progetti.

Dalla redazione di Torino

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