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POLITICA | 02 novembre 2024, 15:42

Chiola su scuola e bilancio: "Riforme epocali o semplici illusioni?"

“Riforme epocali o semplici illusioni?” – L’abolizione del numero chiuso a Medicina: sogno o realtà insostenibile?

Chiola su scuola e bilancio: "Riforme epocali o semplici illusioni?"

Chiola su scuola e bilancio: "Riforme epocali o semplici illusioni?"

Riceviamo e pubblichiamo:

"A sentire il Governo sembra che il Paese stia navigando a gonfie vele verso mete mirabolanti, con l'occupazione che aumenta, il prezzo della benzina che scende (ma è già risalito), la Legge di Bilancio che elargisce fondi alla sanità, alla scuola, alle imprese, all'università... soldi per tutti!

Però l'ISTAT ci dice che i poveri, in Italia, sono arrivati a quota 5,7 milioni, e non sono stati MAI così tanti.

E poi, vogliamo dimenticarci di tutte le riforme “epocali” messe in campo da questo Governo?

L'ultima rivoluzione è l'eliminazione del numero chiuso per l'iscrizione alla facoltà di Medicina. Niente più test d'ingresso, entrano tutti, perché prima o poi i nodi vengono sempre al pettine.

In questo caso, i nodi verranno al pettine al termine del primo semestre, quando tutti gli studenti saranno valutati sulla base del merito, sostantivo che sono riusciti a paracadutare persino sul Ministero dell'Istruzione.

In poche parole, il numero chiuso viene procrastinato di sei mesi. Questa è la verità ma, come sempre, bisogna volerla vedere.

Oltre a quanto appena detto e basandoci semplicemente sul classico “conto della serva”, dove li prendono i soldi per questa riforma epocale? Eliminare il numero chiuso in partenza, vuol dire aumentare le risorse per le università, che si troveranno a dover accogliere migliaia di studenti in più. Quindi serviranno più docenti, più assistenti, più aule e così via. Semplicemente surreale.

Soprattutto a partire da una Legge di Bilancio fatta di tagli lineari alla spesa pubblica. La cosa incredibile è che ci sia ancora chi si lascia irretire dal giochino delle tre carte, altro formidabile leit-motiv di questo Governo.

Ma proviamo, per un attimo, a far finta che tutto questo sia possibile. Dopo il primo semestre, verrebbe stilata una graduatoria nazionale (forse con l'aiuto di AI, visto che si tratterebbe di valutare decine di miglia di studenti) che, sulla base di non meglio specificati criteri basati sui crediti acquisiti e sul superamento di un determinato numero di esami obbligatori per tutti, decreterà chi potrà andare avanti e chi invece, dovrà ripiegare su altre facoltà, conservando (e ci mancherebbe ancora!) i crediti acquisiti.

Ora, se non stiamo parlando di un numero chiuso rimandato di un solo semestre, sarebbe interessante capire come definirlo. Ah, giusto, riforma epocale."

Rinaldo Chiola

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