Iniziata con la lettura del messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella da parte di sua Eccellenza il Prefetto di Biella Elena Scalfaro, si è svolta questa mattina 4 novembre a Biella ai Giardini Zumaglini la celebrazione del 106° Anniversario della fine della “Grande Guerra”, la Festa dell'Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate, ai giardini Zumaglini, alla presenza anche del Sottosegretario di Stato per la Giustizia Andrea Delmastro, oltre che del vice presidente della Regione Elena Chiorino e del presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo e del sindaco Marzio Olivero.
Il colonnello Marco Giacometti, comandante provinciale dei Carabinieri di Biella ha dato lettura del del Bollettino della Vittoria del 4 novembre 1918, a firma del Generale Armando Diaz.
Nel suo messaggio il capo dello Stato che ha letto sua Eccellenza il Prefetto, ha sottolineato il valore delle "Nostre Forze Armate che continuano a operare in terre lontane in numerose missioni, sottolineando con il loro impegno la vocazione del nostro Paese a coltivare e preservare il rispetto del diritto internazionale. Un particolare pensiero va ai nostri militari schierati in Medio Oriente dove, per mandato delle Nazioni unite e nell’ambito di missioni bilaterali, continuano ad assicurare il proprio contributo per il mantenimento della pace, alleviando le sofferenze della popolazione inerme in una situazione umanitaria drammatica, promuovendo il rispetto del diritto internazionale umanitario”.
"Il IV Novembre è la pace, la visione della pace ma è stata preceduta da sterminio - ha esordito nel suo discorso il presidente della Provincia Ramella Pralungo - . Non dimentichiamo oggi quando ci lamentiamo della società di oggi, pensiamo che cosa hanno fatto queste persone che si sono sacrificate per la Patria. Quando passo in questi giardini e guardo questo mulo, questo monumento, lo guardo e penso al sacrificio a quello che quegli uomini e quelle donne hanno fatto per permettermi di essere qui oggi. Il mondo sta di nuovo bruciando, a noi, alle istituzioni, alle Forze Armate il compito di spegnerlo prima che sia troppo parti".
"Oggi ricordiamo le tragedie, le battaglie sull'Isonzo, Caporetto, la battaglia del Solstizio, sofferenze e vittorie - ha esordito il sindaco Marzio Olivero - . Oggi ricordiamo chi ha servito il loro Paese, e nel ricordare questo riconosciamo l'orgoglio nazionale, gli ideali e i valori, ciò che rappresenta un popolo conferendogli un'identità unica. E' naturale e doveroso passare dal celebrare all'onorare. La celebrazione è istantanea, si apre e si conclude in un giorno stabilito per quella ricorrenza, onorare è qualcosa di più impegnativo, quotidiano, di costante. Si onora con la fedeltà, con il senso del dovere. E che questa giornata sia dunque un monito per rinnovare quello spirito di unità e quel sentire comune di appartenenza alla nostra storia, ai nostri valori e al nostro futuro".
A chiudere gli interventi è stato il Sottosegretario di Stato per la Giustizia Andrea Delmastro, che ha ringraziato le Forze dell'Ordine: "Oggi come allora la storia della nostra Patria è indistinguibile dalla storia delle Forze Armate alle quali dico grazie, grazie, per le operazioni Strade Sicure. Non esiste democrazia senza sicurezza e senza esercizio dei diritti e oggi è quello che assicurano le Forze Armate. Grazie oggi forse più di ieri per l'impegno profuso nel contesto internazionale".