ATTUALITÀ - 05 novembre 2024, 17:00

Sciopero treni, a Torino non si parte: corse cancellate e grossi ritardi in seguito all'accoltellamento del capotreno

Sciopero treni, a Torino non si parte: corse cancellate e grossi ritardi in seguito all'accoltellamento del capotreno

Viaggiare in treno a Torino, oggi, martedì 5 novembre, è impossibile. A causa dello sciopero indetto da tutti i sindacati a livello nazionale, in seguito all'accoltellamento subito da un capotreno ieri, sulla linea Genova - Busalla all'altezza di Rivarolo, per un controllo biglietti, la quasi totalità dei treni a Torino Porta Nuova è cancellata.

I treni sono fermi in tutta Italia dalle 9 di mattina alle 17 di pomeriggio, e Torino non fa eccezione con quasi tutte le partenze e gli arrivi annullati a causa dello sciopero. Nessuna corsa è garantita, visto che nel caso dei treni regionali la fascia con partenze garantite riguarda le fasce dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21, quindi fuori dallo sciopero. Anche a Porta Susa i treni del Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM) sono cancellati, visto che sono gestiti da Trenitalia.

Alla stazione chi è in partenza, per lavoro o per diletto, aspetta notizie nella grande hall, sotto ai tabelloni con gli orari. Una massa di persone ottimista che però riceve la stessa informazione dalla voce elettronica che negli altoparlanti continua a ripetere "il treno è stato cancellato". Per le corse che non sono - ancora - cancellate, i ritardi crescono dai primi 10 minuti ad arrivare a 40, 90, e fino a oltre due ore. Alle 14:30, dei 15 treni in partenza sono ben 12 quelli cancellati o con ritardi notevoli. Ormai chi deve partire aspetta le 18, chiedendo un cambio di biglietto agli sportelli.

Sciopero, quello di oggi, a pochi giorni da quello dei trasporti di venerdì prossimo che riguarda autobus, trame e metropolitana locale. Anche in quel caso nessuna corsa è garantita: i sindacati e i lavoratori chiedono il rinnovo del contratto nazionale di categoria, oltre a maggiore sicurezza per i dipendenti, come nel caso dello sciopero di oggi.

Francesco Capuano (Torino Oggi)