Egato 2 (l’ente di governo istituito dalla Regione che si occupa della gestione dell’acqua), ancora nulla di fatto sulla nomina del rappresentante del Distretto Biella1. L'iter per la nomina del presidente resta ancora ferma al palo. E a bloccare la procedura, sono le posizioni di Gaglianico e di Ponderano (assieme a Biella gli unici componenti di Egato 2), che chiedono di dare più voce ai piccoli Comuni.
Alle ultime assemblee convocate da Biella che detiene la maggioranza delle quote, i sindaci Roberto Locca e Paolo Maggia non si sono presentati, lasciando a questo punto la carica di rappresentante di distretto Biella 1 ancora in capo all’ex sindaco Claudio Corradino, che non essendo stato rieletto non ricopre però più la carica di presidente. Per regolamento è infatti necessaria la presenza di almeno due componenti per procedere con la nomina, la sola presenza di Biella non è sufficiente.
Locca e Maggia sono sulla stessa lunghezza d'onda. "Chiediamo solo che venga fatta una rotazione per dare voce anche ai piccoli Comuni - spiega il sindaco di Gaglianico Paolo Maggia - . Non c'è scritto da nessuna parte che il presidente debba sempre essere il sindaco di Biella perchè detiene la maggioranza delle quote".
"Sono Sindaco di Ponderano e come tale ho il dovere di tutelare i Ponderanesi soprattutto nell’ambito della gestione di un importante bene quale è l’acqua pubblica", dichiara il primo cittadino Roberto Locca. "Sarebbe veramente irresponsabile e poco saggio da parte mia permettere che la rappresentanza in Egato2, ente gestore delle risorse idriche, venga attribuita al Sindaco di Biella esclusivamente per il possesso del numero di quote senza avere alcuna informazione su quali siano le politiche programmatiche e le scelte che Marzio Olivero intende adottare per la gestione dell’acqua pubblica e senza coinvolgere di fatto in tale scelte, anche i comuni di Ponderano e Gaglianico che insieme a Biella sono gli unici tre componenti di Egato2".
Sulla presa di posizione di Ponderano il Gruppo Consiliare Ponderano Merita, per meglio comprendere le ragioni di tale atteggiamento, ha depositato un’interrogazione per conoscere la posizione del Sindaco. “Il ruolo di rappresentante è determinato dalle quote possedute, e Biella è, in tal senso, nelle condizioni di esprimere il nome del suo Sindaco con buona pace dei paesi più piccoli - si legge nella nota della minoranza - . Ma sul tema gli interessi di Ponderano e quelli di Biella sono gli stessi? – interroga il capogruppo Marco Romano – Non crediamo che personalismi e logiche di partito debbano prevalere su dialogo e buon senso dal momento che per i paesi dei territorio operare all’interno dell’autorità d’ambito non significa competere politicamente ma, piuttosto, ottimizzare le risorse per un servizio migliore, anche per i ponderanesi”.