ECONOMIA - 10 novembre 2024, 08:10

Osservatorio sulle Imprese non agricole: Piemonte al secondo posto nel Nord Ovest

Andando più nel dettaglio, per il Nord Ovest la Lombardia è in testa con il numero delle imprese, pari a 284.196, il Piemonte è al secondo posto con 109.325 imprese (all'8° posto a livello nazionale), chiudono la Liguria con 44.946 e la Valle D'Aosta con 4.308.

Osservatorio sulle Imprese non agricole: Piemonte al secondo posto nel Nord Ovest

L'ultimo report dell'Osservatorio sulle imprese dell'INPS fotografa un settore privato non agricolo con segnali di crescita. I dati analizzati, dal 2014 al 2023 delineano un aumento medio del+2,7% delle posizioni lavorative nell'anno 2023 a livello nazionale.

Andando più nel dettaglio, per il Nord Ovest la Lombardia è in testa con il numero delle imprese, pari a 284.196, il Piemonte è al secondo posto con 109.325 imprese (all'8° posto a livello nazionale), chiudono la Liguria con 44.946 e la Valle D'Aosta con 4.308.

A livello nazionale il Nord Est che comprende, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige e Emilia Romagna, contempla 332.015 imprese, il Centro, con Toscana, Umbria, Marche e Lazio, raggiunge 360.279, mentre il Sud, con Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria, sono presenti 366.894, concludono lo Stivale le isole, Sicilia e Sardegna, con 165.943.

La Lombardia guida anche in termini di posizioni lavorative, con 3.873.916 posti che costituiscono il 25,3% del totale nazionale, mentre il Piemonte ottiene il secondo posto nel Nord Ovest con 1070.141 posti. Guardando le altre regioni troviamo il Lazio, con 2.000.734 posizioni, e il Veneto, con 1.494.897.

Analizzando le macroregioni, il Nord-Ovest, trainato in particolare dalla Lombardia, registra il volume maggiore di contributi (64,8 miliardi di euro), pari al 40,1% del totale nazionale. Al secondo posto si trova il Nord-Est con 39 miliardi, seguito dal Centro con 34,1 miliardi, dal Sud con 16,9 miliardi e infine dalle Isole, che contribuiscono per 6,6 miliardi. Questa distribuzione rispecchia la concentrazione delle attività produttive e dei posti di lavoro, che storicamente tende ad essere più elevata nelle regioni settentrionali.

Le imprese di piccole dimensioni, ossia quelle con un massimo di 15 posizioni lavorative, costituiscono il 92,5% del totale. Di queste, oltre il 77% sono microimprese con cinque o meno posizioni lavorative, evidenziando l’importanza delle piccole realtà economiche nel panorama imprenditoriale italiano. Tuttavia, in termini di posti di lavoro, le aziende con 16 o più dipendenti rappresentano solo il 7,5% delle imprese, ma impiegano ben il 67,6% dei lavoratori. Questo dato sottolinea il ruolo centrale delle medie e grandi imprese nella generazione di occupazione.

Tra i settori economici, il “Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli” emerge come il più numeroso, con circa 360.000 imprese attive, pari al 21,6% del totale. Seguono le “Attività manifatturiere” con circa 240.000 imprese e i “Servizi di alloggio e ristorazione” con 238.500 imprese.

Sul fronte occupazionale, le “Attività manifatturiere” sono il settore principale, con 3.753.000 posizioni lavorative, il “Commercio all’ingrosso e al dettaglio” offre una significativa quantità di impieghi (2.283.000 posizioni), seguito dal settore “Noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese” che occupa poco più di 1.631.000 persone pur avendo minore imprese attive (73.319). 

Il quadro delineato dall’Osservatorio evidenzia la crescita e l’evoluzione del settore privato non agricolo in Italia negli ultimi anni. I dati 2023 confermano il ruolo chiave della Lombardia e delle regioni settentrionali, sia in termini di imprese attive che di contributi versati, ma mostrano anche come le piccole e microimprese siano la colonna portante del tessuto imprenditoriale italiano. Al contempo, le medie e grandi aziende giocano un ruolo essenziale nell’offrire occupazione.

Mariantonietta Pace