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Benessere e Salute | 16 novembre 2024, 06:50

Giornata dei Sopravvissuti al Suicidio, ecco i servizi di assistenza a Biella. L'appello: “Ricordate, non siete soli”

L'intervista a Elena Macchiarulo che, da oltre 20 anni, lavora presso la Struttura Complessa di Psichiatria dell’ASL di Biella.

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Giornata dei Sopravvissuti al Suicidio, ecco i servizi di assistenza a Biella. L'appello: “Ricordate, non siete soli” (foto di repertorio)

Ogni anno, il terzo sabato del mese di novembre, è dedicato alla Giornata Internazionale dei Sopravvissuti al Suicidio. Con questo termine, si indicano quelle persone che hanno perduto una persona cara per un gesto anticonservativo. Ne parliamo con Elena Macchiarulo, psicologa e psicoterapeuta, con una formazione in psicologia dell’emergenza e in psicotraumatologia, referente interdipartimentale del Tavolo di Lavoro sulla Prevenzione del Suicidio. Da oltre 20 anni lavora presso la Struttura Complessa di Psichiatria dell’ASL di Biella e da molto tempo si occupa di prevenzione del suicidio e della gestione di eventi traumatici.

Quando è stata istituita e di cosa tratta la Giornata del Sopravvissuto?

La “Giornata Internazionale dei Survivors del Suicidio” (International Survivors of Suicide Loss Day) è stata istituita nel 1999 dalla American Foundation for Suicide Prevention (AFSP).Il suo scopo è riunire i sopravvissuti alla perdita per suicidio, fornire risorse per affrontare il dolore e ridurre lo stigma che circonda il suicidio e la salute mentale. Durante questa giornata, si svolgono numerosi eventi locali e internazionali per offrire supporto e condividere esperienze tra coloro che sono stati colpiti dal suicidio di una persona cara. L'obiettivo è creare una comunità di sostegno e ridurre lo stigma associato alla perdita per suicidio, permettendo ai sopravvissuti di trovare conforto e speranza. La partecipazione a queste iniziative può aiutare i sopravvissuti a sentirsi meno soli e a costruire una rete di supporto con persone che hanno vissuto esperienze simili.

Cosa si intende per sopravvissuti?

Il termine "survivor of suicide" si riferisce a una persona che ha perso un caro (un familiare, un amico, un partner, ecc.) a causa del suicidio. Queste persone sono chiamate "sopravvissuti al suicidio", così definiti da McIntosh, perché devono affrontare e superare il trauma e il dolore causati dalla perdita. La cosa più importante è l’ascolto: attivo, incondizionato e non giudicante. Ogni individuo reagisce alla morte in modo diverso ma essere un sopravvissuto al suicidio può comportare una vasta gamma di emozioni e sfide, come il senso di colpa, la rabbia, la confusione, la tristezza profonda e il senso di responsabilità e di abbandono. Si tratta di un percorso fatto di alti e bassi che non deve portare a scoraggiarsi. È importante che i sopravvissuti ricevano il sostegno necessario, sia attraverso il supporto sociale che tramite risorse professionali, per poter elaborare il lutto e trovare un percorso di guarigione. Edwin Shneidman nel 1975 coniò il termine POSTVENTION per riferirsi a tutti gli interventi di sostegno a colore che hanno perso un caro per suicidio.

Quali i servizi di assistenza dell'ASL Biella?

Nell’ambito della Struttura Complessa di Psichiatria dell’ASL di Biella, diretta dal Dr Carlo Ignazio Cattaneo, è attivo, da oltre dieci anni, un percorso psicologico “dedicato” a coloro che hanno perso un familiare a causa del suicidio. . Dopo un primo incontro offerto a tutti i familiari vengono poi proposti interventi che si declinano in maniera differente per tempo e modalità a ciascun membro della famiglia a seconda delle specifiche necessità coinvolgendo, quando necessario, altri specialisti del servizio e della rete. Nell’ambulatorio sono proposti diversi tipi di interventi fra i quali, incontri familiari, psicoterapie individuali specifiche orientate all’elaborazione di eventi traumatici e gruppi di psicoterapia a cui partecipano anche persone che non risiedono nel nostro territorio. Viene utilizzato inoltre anche il monitoraggio telefonico in specifiche situazioni. Nel gruppo i partecipanti hanno l’opportunità di normalizzare le emozioni intense che stanno vivendo, approfondire elementi di natura psicoeducazionale rispetto al tema della crisi emotiva e della suicidologia, e possono trovare confronto e conforto rispetto alla condivisione di strategie di superamento del dolore per la ricerca di un nuovo equilibrio emotivo e relazionale nella vita quotidiana in un clima di accoglienza e di accettazione, aspetti fondamentali per far sentire i componenti in un luogo sicuro, dove possono sentirsi a proprio agio anche e soprattutto a livello emotivo, senza forzature. È importante che i sopravvissuti non si sentano soli.

Come funzionano?

Per quanto riguarda l’accesso esiste una linea prioritaria “dedicata” agli eventi traumatici collegata all’Ambulatorio di Psicotraumatologia che viene attivata da personale sanitario (medico di medicina generale e medici ospedalieri) per una presa in carico tempestiva oppure è la persona stessa che immediatamente dopo un evento suicidario di un caro contatta l’ambulatorio per chiedere un appuntamento.

L'appello finale di ASL Biella?

Quando si sta attraversando un momento difficile tutto può sembrare insormontabile ma è importate ricordare che non si è soli. Ci sono persone pronte a fornire sostegno e aiuto. Parlare con qualcuno può sembrare difficile, ma aprirsi è il primo passo per affrontare il momento di crisi. Non bisogna affrontare tutto da soli. Anche nei momenti più bui, c'è speranza e ci sono soluzioni. La Struttura Complessa di Psichiatria offre, da anni, percorsi specifici (medici e psicologi) sia per i cittadini che esprimono ideazione autolesiva sia per i famigliari/conoscenti di persone che hanno tentato/agito un evento suicidario. Nel momento dell’urgenza emergenza vanno ovviamente allertati i servizi territoriali di pronto intervento (112) che si coordineranno sia con gli specialisti psichiatri sia con il dipartimento di emergenza per offrire la migliore e tempestiva risposta. Nelle situazioni di minore emergenza, quindi quando non si configura ancora una ideazione anticonservativa bensì livelli di sofferenza psichica da condividere, si rammenta l’importanza della medicina del territorio di I livello (medici di medicina generale) e specialistica (Centri di Salute mentale di Biella e Cossato). Questi ultimi sono servizi ambulatoriali aperti dalle ore 8 alle 17:30 (Biella) e 8:16 (Cossato) e garantiscono una valutazione medico specialistica con la costruzione di percorsi di cura individualizzati che possono prevedere terapie farmacologiche, psicoterapie,terapie di gruppo, a seconda dei bisogni e del tipo di problematica

CSM Biella Strada Campagnè 7/A 015 8461477

CSM Cossato Via Milano 48 015 15159506

Redazione g. c.

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