No, contrariamente a quanto sostiene la consigliera Greggio (forse a causa di una lettura frettolosa delle nostre affermazioni), non ci scuseremo con la “cittadinanza” composta dalle sole trenta persone ammesse a partecipare, per l’annullamento, deciso dagli stessi organizzatori, di un evento sia pur meritevole.
Abbiamo elogiato l’iniziativa e il supporto datole dal Comune, ma abbiamo criticato la scelta inadeguata di ospitarla nella Sala Consiliare. Il Comune dispone infatti di spazi ben più adatti a eventi culturali di questo tipo, che avrebbero potuto accogliere un pubblico più ampio, dando maggiore risalto all’iniziativa senza limitarla a un numero così esiguo di partecipanti. Inoltre, si sarebbe evitato di destinare la Sala Consiliare – cuore dell’attività politica e amministrativa della città – a scopi estranei alla sua funzione istituzionale.
Questa posizione non ha nulla a che vedere con una presunta “rabbia” per la “disfatta elettorale” (su cui dovrebbe riflettere piuttosto la Lega, che è passata da dodici a due consiglieri), ma è dettata esclusivamente dal rispetto per le istituzioni e dalla volontà di garantire che eventi di interesse pubblico siano davvero accessibili e fruibili da un numero di cittadini ben superiore ai trenta che sarebbero stati ammessi nella Sala Consiliare per motivi di spazio.
Confidiamo che, in futuro, l’amministrazione cittadina vorrà valorizzare appieno le iniziative culturali biellesi, utilizzando gli spazi più idonei per ragioni istituzionali e strutturali.