L’investimento da 1 milione e 865 mila euro per la realizzazione presso l’Ospedale di Biella del terzo polo piemontese dotato di Sala Ibrida entra nella fase decisiva. A fine marzo di quest’anno era stato presentato il progetto da parte della cordata composta da Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Fondazione Tempia e Associazione Amici dell’Ospedale di Biella che aveva contestualmente avviato, in occasione del decennale dell’Ospedale di Biella, una raccolta fondi per l’Alta Tecnologia, che ricomprende anche il robot chirurgico.
La Sala Ibrida è una sala operatoria ad altissima tecnologia che integra apparecchiature diverse (radiologiche ed ecografiche) estremamente sofisticate e in cui si possono eseguire procedure chirurgiche con tecniche multidisciplinari e sempre meno invasive, cioè basate su piccole incisioni con conseguente riduzione delle complicanze e un netto miglioramento dei tempi di recupero del paziente.
La prima notizia è che l’Angiografo, che è la tecnologia principale della sala ibrida, è stato acquisito grazie al sostegno dei cittadini biellesi che hanno risposto alla campagna promossa in questi mesi dall’Associazione Amici dell’Ospedale di Biella.
La seconda notizia è che proprio in occasione delle settimane del decennale dell’Ospedale di Biella si entra nella fase 2 del progetto, altrettanto impegnativa e complessa, in quanto prenderanno avvio i lavori infrastrutturali per la realizzazione della nuova Sala Ibrida ISO 5 presso un’ala del blocco operatorio, all’interno del quale in tutte le altre sale continueranno le attività chirurgiche. La fase 2 del progetto per la nuova Sala Ibrida che ospiterà l’Angiografo prevede infatti 90 giorni di lavori, più 30 giorni di allestimenti e collaudi necessari a conclusione delle opere.
L’intervento costituisce un investimento che potenzia e riqualifica il blocco operatorio del presidio biellese; si prevede che due sale operatorie, attualmente esistenti, siano unite per creare un unico ambiente completamente riprogettato, sia dal punto di vista edilizio e strutturale, sia impiantistico. Si otterrà un ambiente unico di circa 60 metri quadri destinato a Sala Operatoria Ibrida, con i locali a servizio della sala, l’area d’intervento raggiungerà i 100 metri quadri.
Gli interventi nel blocco operatorio, saranno effettuati con il supporto di un ponteggio e di un sistema d’elevazione installati all’esterno dell’edificio e riguarderanno anche i locali tecnici situati nel piano sottostante al blocco operatorio stesso.
Sono previste diverse opere, sia di demolizione, sia di ricostruzione, come interventi strutturali per il sostegno del sistema angiografico, il rifacimento dei pavimenti, dei controsoffitti e delle pareti che saranno radio protette così come i serramenti; sono previsti anche nuovi impianti elettrici, impianti gas medicali e un nuovo impianto meccanico di aerazione e climatizzazione per ottenere una Sala Operatoria Ibrida classificata ISO 5.
A seguito dell’intervento descritto e della ridefinizione dei locali accessori, si otterrà la seguente configurazione:
- Sala Operatoria Ibrida ISO 5 con Sistema Angiografico;
- Locale Controllo / Comandi;
- Locale Preparazione Paziente;
- Locale Osservazione Paziente;
- Locale Preparazione Chirurghi.
Il Blocco Operatorio all’apertura del nuovo ospedale di Biella era stato considerato più grande rispetto alle esigenze della comunità biellese, ma ora sarà totalmente occupato e utilizzato, grazie all’attivazione della sala dedicata al robot chirurgico e la conversione di queste due sale, per la realizzazione di un’unica grande Sala Ibrida in cui sarà possibile effettuare procedure di chirurgia open e di chirurgia endoluminale.
Si tratta di un’opportunità strategica innanzitutto per le équipe dei reparti di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare e di Cardiologia, dirette rispettivamente dal dottor Enzo Forliti e dal dottor Andrea Rognoni, ma che nel tempo vedrà estendere la gamma delle Specialità che potranno beneficiare del suo utilizzo.
Il valore economico dell’investimento per la Sala Ibrida ISO 5 è di circa 1.865.940, così suddiviso:
· 664.440 mila euro per l’acquisizione del Sistema Angiografico di alta gamma, Canon Alphoenix Hybrid System Sky, a carico dell’Associazione Amici dell’Ospedale di Biella e della Fondazione CRB;
· 681.500 mila euro di interventi infrastrutturali per la realizzazione di una Sala Ibrida ISO 5, di cui circa 101mila euro di progettazione e direzione lavori, a carico dell’ASL di Biella, che farà fronte alla copertura della spesa anche con un finanziamento nazionale;
· altri 520 mila euro per ulteriori dotazioni tecnologiche che l’Azienda Sanitaria Locale deve acquistare per l’allestimento completo della sala, tra cui un tavolo operatorio dedicato ad elevate prestazioni.
“Un grande e sentito ringraziamento va al Dott. Galligani e a tutti i volontari dell’Associazione Amici dell’Ospedale e alla comunità dei cittadini biellesi che hanno collaborato con numerose iniziative alla campagna di raccolta fondi rendendo possibile l’acquisizione dell’Angiografo, cuore pulsante della nuova Sala Ibrida. Il progetto, con l’avvio dei lavori per un valore complessivo di 1 milione e 200 mila euro, ora entra nella seconda fase, quella che tra qualche mese porterà al suo completamento. – ha così dichiarato Mario Sanò, Direttore Generale ASL BI – Si tratta di un’operazione complessa e importante, che abbiamo ritenuto di spiegare in un’ottica di condivisione con la comunità di donatori che ha sostenuto con affetto e generosità questo investimento in occasione del Decennale. È notizia di questi giorni che la Provincia di Biella si sia nuovamente posizionata prima in Piemonte per “Sistema Salute” e questa capacità da parte di istituzioni, fondazioni, terzo settore, aziende e privati cittadini, di convergere per innalzare la qualità delle cure e innovare è senz’altro un fattore strategico per tutto il territorio”.
“Dotare l’Ospedale di Biella di tecnologie all’avanguardia in grado di portare la struttura nel futuro al pari dei grandi Ospedali regionali e nazionali: è questo l’obiettivo che la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella si è data in questi anni dopo aver contribuito in modo determinante, 10 anni fa, alla nascita del nuovo “Degli infermi”. Oggi come allora dunque quell’impegno originario è condiviso con l’ASL Biella e con i partner territoriali Fondazione Edo ed Elvo Tempia e Amici dell’Ospedale di Biella, ma l’impegno dei soggetti istituzionali e dei grandi donatori da solo non basta: per un progetto importante come quello per l’Alta Tecnologia, è fondamentale l’apporto della popolazione biellese, che in questi mesi ha accolto l’invito degli enti promotori e si è messa al loro fianco. – ha così commentato Michele Colombo, Presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Biella – Se è vero infatti che la salute è un bene comune è altrettanto vero che poter disporre delle più avanzate tecnologie come la chirurgia robotica e la sala ibrida non può essere dato per scontato, perché ogni euro investito nella salute di tutti è un euro speso bene”.
“Il messaggio dell’AAOB nella realizzazione della Sala Ibrida che completa il progetto “ALTA TECNOLOGIA” nella ricorrenza del decennale del nostro Ospedale e della nostra Associazione è innanzitutto di gratitudine per tutti coloro che ci stanno aiutando a migliorare l’assistenza ospedaliera, donatori in primis. Non avremmo mai pensato di avere un sostegno così importante che oggi si concretizza con il raggiungimento di questa vetta; i biellesi hanno nel DNA un po’ di linfa K2 di 70 anni fa, altra ricorrenza biellese. L’alta tecnologia del Robot chirurgico e della Sala Ibrida rappresenta il top dell’interventistica. – ha così spiegato il Dott. Leo Galligani, Presidente dell'Associazione Amici dell'Ospedale di Biella –. Le malattie oncologiche e cardiovascolari costituiscono l’80% delle cause di morte. Robot chirurgico e Sala Ibrida fanno la differenza nelle terapie chirurgiche, già garantite a Biella da professionalità d’eccellenza. Questa la sintesi per cui tre Istituzioni, note per il continuo sostegno alla Sanità pubblica, hanno deciso di rispondere alla richiesta dell’ASL e di fermare la miglior tecnologia.
L’Ospedale è così entrato nel livello dei centri d’elezione. La salute dell’Ospedale è la salute delle persone e favorisce la salute della città che condiziona il benessere dei cittadini. È tutto collegato. Se siamo a questo punto è perché c’è stata visione condivisa, incontro di singoli apporti, somma di impegni, fiducia e lungimiranza. Un Ospedale importante lo è per la salute delle persone, ma incide fortemente anche sulla sua quotazione, sullo status della città”.
“La storia del Fondo Edo Tempia, che esiste grazie alla generosità del territorio, è la dimostrazione che l’unione fa la forza. È un principio che mettiamo in campo ogni volta che si rende necessario unire le risorse per alzare la qualità delle diagnosi e delle cure della Sanità pubblica, che significa aumentare la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari. – ha così commentato Viola Erdini, Vicepresidente del Fondo Edo Tempia e Presidente della Fondazione Tempia – Il portare innovazione all’Ospedale di Biella rappresenta non solo un investimento per il futuro, ma anche un passo necessario per avere una Sanità biellese all’avanguardia. Grazie all’ASL di Biella e ai suoi Operatori sanitari, la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e agli Amici dell’Ospedale, anche questa volta ci riusciremo, insieme”.