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ATTUALITÀ | 20 novembre 2024, 12:20

Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis, il papa annuncia: “Santi nel Giubileo 2025”

Frassati sarà canonizzato l'anno prossimo nella Giornata dei Giovani; Acutis, invece, nella Giornata dei Bambini e degli Adolescenti.

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Da sinistra Acutis e Frassati (foto Acutis di Lorenzo Iorfino)

È arrivata l'ufficialità: i beati Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis saranno proclamati santi nel Giubileo 2025. L'ha annunciato papa Francesco questa mattina 20 novembre, nel corso dell'udienza generale.

Il primo sarà canonizzato l'anno prossimo nella Giornata dei Giovani; l'altro, invece, nella Giornata dei Bambini e degli Adolescenti. Le date non sono ancora state comunicate con precisione ma si conosce il periodo dei due appuntamenti: il Giubileo dei Giovani è previsto dal 28 luglio al 3 agosto mentre quello degli Adolescenti dal 25 al 27 aprile.

Nato nel 1901 e originario di Pollone, Frassati è stato membro della FUCI e di Azione Cattolica. Figlio dello storico direttore del quotidiano La Stampa, Alfredo Frassati, Pier Giorgio era un giovane appassionato di montagna e ha dedicato la sua breve vita ai poveri e agli ultimi dimostrando una profonda carità cristiana. Morì prematuramente, a soli 24 anni, il 4 luglio 1925. Da molti decenni, la sua figura è stata fonte di ispirazione per le nuove generazioni biellesi e non. Inoltre, il 20 maggio 1990 papa Giovanni Paolo II lo ha proclamato beato. Ancora oggi, la casa di Pollone, così come la cappella funebre, sono meta di pellegrinaggio.

Acutis, studente italiano morto a soli 15 anni e beatificato nel 2020, è noto anche nel Biellese, specialmente per il suo attivismo nel volontariato e nell'opera di evangelizzazione. Soprattutto tra le nuove generazioni, come l'insegnamento del catechismo ai bambini, l'assistenza ai poveri e l'opera di apostolato sul web. Definito patrono di internet, ha sempre dimostrato un profondo amore per l'eucarestia tanto da dar vita ad una mostra online incentrata sui miracoli eucaristici. A Biella, nel 2022, la madre del ragazzo era giunta in Duomo per affidare alcune reliquie alla Diocesi di Biella guidata dal vescovo Roberto Farinella.

g. c.

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