COSTUME E SOCIETÀ - 21 novembre 2024, 06:50

Deepfake: cosa sono, come funzionano e quali sono pro e contro

Addentriamoci in dettaglio: cosa sono i deepfake, le loro principali tipologie e le caratteristiche, esplorando vantaggi e svantaggi per fare chiarezza su questo tema.

Deepfake: cosa sono, come funzionano e quali sono i pro e i contro.

I deepfake sono diventati una delle tecnologie più discusse del nostro tempo, capaci di generare video e audio artificiali tanto realistici da ingannare persino un occhio o un orecchio esperto. Anche se spesso sono associati a preoccupazioni di ordine etico e di sicurezza, i deepfake hanno anche una potenzialità positiva con la quale possono “trasformare”, se usati in modo etico e corretto, settori come l'intrattenimento, la pubblicità e la didattica.

Addentriamoci in dettaglio: cosa sono i deepfake, le loro principali tipologie e le caratteristiche, esplorando vantaggi e svantaggi per fare chiarezza su questo tema.

Cosa sono i deepfake

Il termine "deepfake" nasce dalla combinazione di "deep learning" (apprendimento profondo) e "fake" (falso).

Si tratta di contenuti multimediali - come video, immagini e audio - generati o modificati utilizzando algoritmi di Intelligenza Artificiale e, in particolare, le reti neurali profonde alla base dell’IA Generativa che rendono le macchine in grado di apprendere e di replicare volti, voci e movimenti. Un deepfake può riprodurre una persona esistente che dice o fa qualcosa che in realtà non ha mai detto o fatto, dando l'illusione di autenticità.

Tipologie di deepfake

Esistono diverse tipologie di deepfake, ognuna con caratteristiche specifiche e applicazioni diverse:

1. Deepfake Video: sono i più comuni e famosi, in cui si sostituisce il volto di una persona con quello di un'altra in un video. Questa tipologia viene spesso utilizzata per scopi cinematografici o pubblicitari, come la sostituzione di un attore o l'inserimento di un personaggio storico in un contesto moderno o per intrattenimento, vedi, ad esempio, l’utilizzo che ne fa il programma satirico Striscia la Notizia.

2. Deepfake Audio: si crea una replica vocale estremamente simile a quella di una persona reale. Utilizzato per scopi di intrattenimento come citato nel precedente articolo riguardo la voce di Freddie Mercury o la “reunion” dei Beatles o per rendere più coinvolgenti le esperienze in realtà virtuale. Ma i deepfake audio sono anche un ambito che solleva forti preoccupazioni etiche, come nel caso di truffe telefoniche.

3. Immagini statiche: utilizzate per modificare o creare foto realistiche, spesso impiegate nel mondo della moda o della pubblicità ma, sempre più spesso, anche per influenzare l’opinione pubblica su temi molto controversi (ad esempio la foto dell’arresto di Donald Trump, mai avvenuto). Questo tipo di deepfake richiede meno potenza di calcolo rispetto a video e audio, ma offre risultati impressionanti, creando immagini che sembrano autentiche come, ad esempio, il Papa che indossa un Moncler.

4. Deepfake Interattivi: rappresentano una frontiera in cui il deepfake si “anima” e reagisce in tempo reale a input esterni, come nelle esperienze di intrattenimento immersivo. Questi deepfake potrebbero diventare personaggi interattivi in ​​ambienti virtuali o in giochi, ma anche in interviste o addirittura in podcast.

Caratteristiche principali dei deepfake

I deepfake si basano su algoritmi avanzati di IA, in particolare su tecniche di apprendimento automatico che analizzano un'enorme quantità di dati per “imparare” a replicare fedelmente movimenti, espressioni e tonalità vocali di una persona.

Le caratteristiche principali di questa tecnologia includono:

- Realismo: grazie a tecnologie come le GAN (reti antagoniste generative), i deepfake sono in grado di ingannare facilmente lo spettatore, raggiungendo oggigiorno un livello di realismo impressionante.

Adattabilità: possono essere applicati a diversi media, dai video agli audio fino alle immagini statiche, adattandosi a molti contesti.

Velocità di sviluppo: man mano che la tecnologia migliora, i deepfake possono essere creati in tempi sempre più ridotti e in modo sempre più facile, aumentando l'accessibilità a un pubblico più vasto.

I lati positivi dei deepfake

Nonostante l'aura controversa che spesso li circonda, i deepfake possono portare a diversi benefici, soprattutto se utilizzati in modo etico e responsabile. Tra gli aspetti positivi troviamo:

- Intrattenimento e cinema: i deepfake possono sostituire attori, rendendo possibile la realizzazione di nuove scene o film con personaggi iconici.

Formazione e didattica: la tecnologia può essere impiegata per creare video didattici realistici, come rappresentazioni di personaggi storici che “parlano” agli studenti, rendendo l'apprendimento più coinvolgente.

Accessibilità: alcuni esperimenti utilizzano i deepfake per rendere l'arte e la cultura più accessibili, come nel caso di mostre virtuali in cui vengono ricreati personaggi storici. Anche l’animazione di quadri iconici è uno di questi ambiti: ad esempio è possibile vedere la Monna Lisa che si prepara e si mette in posa prima dello “scatto” o i discepoli dell’ultima cena che si mettono a posto per farsi ritrarre nel famoso dipinto.

Pubblicità: nel campo pubblicitario, i deepfake possono rendere le campagne più personalizzate e interattive, creando spot su misura per target specifico.

Gli aspetti negativi ei rischi associati

Accanto alle opportunità, i deepfake presentano anche potenziali rischi, legati sia alla sicurezza che all'etica:

- Disinformazione e fake news: uno dei rischi maggiori è la creazione di contenuti falsi che possono danneggiare la reputazione di persone, aziende o persino l'opinione pubblica.

Privacy e consenso: l'uso dei deepfake può violare la privacy, specialmente se la tecnologia viene impiegata senza il consenso dell'individuo rappresentato.

Truffe e frodi: l'audio deepfake è stato utilizzato per imitare voci di CEO o dirigenti per scopi fraudolenti, sottraendo fondi alle aziende.

Cyberbullismo: l'utilizzo di deepfake per creare contenuti non consensuali, come video compromettenti, è una problematica reale, con effetti devastanti per le vittime.

Una tecnologia da monitorare attentamente

I deepfake rappresentano un'innovazione potente, con potenzialità sia creative che pericolose. Il loro sviluppo è inevitabilmente destinato a crescere, ma è essenziale bilanciare queste opportunità con misure di regolamentazione e una maggiore consapevolezza sull'uso etico e legale. Le nuove normative e una crescente educazione digitale devono contribuire a sfruttare questa tecnologia in modo positivo, evitando abusi e proteggendo la privacy e l'identità delle persone.

Questa tecnologia, se ben regolamentata e consapevolmente utilizzata, può aprire strade infinite e contribuire a un'era digitale più coinvolgente e inclusiva.

Stefano Facchin Esperto in IA Generativa e Digital Transformation