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SPORT | 22 novembre 2024, 06:50

Quando lo sport insegna a vivere: da un genitore l’appello alle famiglie

Una scuola di vita che lascia da parte medaglie e tecnicismi, per far emergere il vero spirito dei valori sportivi.

Quando lo sport insegna a vivere: da un genitore l’appello alle famiglie.

Quando lo sport insegna a vivere: da un genitore l’appello alle famiglie.

“Lo sport non è mera questione di risultati, gare e riconoscimenti, ma un autentico percorso di crescita che sostiene i giovani in ogni fase dello sviluppo” a dichiararlo un genitore con esperienze sportive, che sente l’esigenza di diffondere un messaggio ai giovani, alle famiglie e a tutta la cittadinanza, per trasmettere i valori sportivi e porre sullo sfondo medaglie e tecnicismi.

L’attività sportiva non si limita a creare atleti performanti, risultati strabilianti e tempi da record, ma sostiene lo sviluppo dei ragazzi, affinché imparino fin da piccoli che non si ottiene nulla senza impegno e costanza. Troppo spesso i genitori veicolano lo sport come una lotta, una battaglia verso gli altri e contro di sé, al fine di raggiungere la prestazione migliore. L’attività fisica deve formare cittadini e non solo forgiare atleti: per raggiungere l’eccellenza, a volte, l’impegno non basta. 

Nei campi si gioca, ci si diverte, si impara a rispettare le regole ed i compagni di squadra con cui è possibile confrontarsi, crescere e sostenersi. La socialità, non più filtrata attraverso lo schermo, si rende tangibile e veritiera. Lo spazio di gioco non rappresenta un luogo dove si muovono pedine attraverso regole prestabilite, ma un incontro con la realtà dove ogni caduta imprevista regala un’occasione per rialzarsi o tendere la mano e sostenere un compagno in difficoltà. 

Genitori oppressivi non permettono ai ragazzi di formarsi autonomamente, scoprire la propria strada e realizzarsi, impedendogli un giorno di decidere e scegliere in autonomia. Scelte dettate da ciò vogliono i risultati che spesso non combaciano con ciò che desiderano i giovani, rendendo l’esperienza sportiva un obbligo o un paragone che non saranno mai in grado di sostenere. Occorre guardarli da lontano e lasciar loro spazio per muoversi: non importa quale sport, ma l’esperienza che saprà regalare. Troppo spesso le famiglie interferiscono per creare scorciatoie, cambiare società alla ricerca di una squadra vincente porta a trascurare il valore educativo. Non esiste il successo immediato, non occorre vincere a tutti i costi, ma imparare il massimo da se stessi e dagli altri, socializzare e appassionarsi.

Salute, disciplina, determinazione e spirito di squadra si evidenziano in contesti di confronto, in cui la diversità dei giovani e di un ambiente multiculturale offrono collaborazione e accettazione delle proprie differenze e di quelle altrui. Lo sport è una palestra di vita e occorre viverlo con passione. Lasciate che diventi uno strumento per costruire senza imposizioni, fra vittorie e sconfitte, cadute, successi personali e di gruppo.

G. Ch.

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