CULTURA E SPETTACOLI - 24 novembre 2024, 17:20

Sharon Stone l'artista oltre l'attrice: "Torino? Mi piace tantissimo, l'anno prossimo porterò qui la mia mostra"

La diva ospite del 42TFF in primavera esporrà all'Ara Pacis di Roma. Per il Festival torinese presenta la pellicola del 1995, Pronti a morire.

Sharon Stone l'artista oltre l'attrice: "Torino? Mi piace tantissimo, l'anno prossimo porterò qui la mia mostra"

Sharon Stone modella, produttrice, attrice, scrittrice è anche un’artista. Questa primavera ci sarà una sua esposizione all’Ara Pacis di Roma che a novembre arriverà anche a Torino. “Amo l’Italia e la sua cultura, ho iniziato a Milano facendo la modella. Torino? Mi sta piacendo tantissimo. Ho fatto un bel tour ieri e tornerò a novembre dell’anno prossimo per la mia mostra”. 

Un annuncio che aveva già dato anche al Teatro Regio e che ha confermato durante la conferenza stampa del 42° Torino Film Festival. “Con Martin Scorsese abbiamo un grande rapporto e continuiamo a lavorare insieme perché lui ha questo senso di lealtà e di famiglia. È una cosa molto italiana, le mie origini sono inglese e francesi, ed è nelle nostre radici questo legame profondo con le persone. Stiamo insieme, lottiamo insieme, ecco Martin ha questa cosa. Con Sam Raimi invece no. Non ci parliamo più, nonostante la collaborazione che abbiamo avuto”.

“Comunicazione e onestà - sostiene l'attrice di Basic Instinct - tutto può cambiare in questo mondo quando le persone esprimono quello che provano attraverso le arti. È l’unico modo in cui ci possiamo esprimerci senza violenza”. Anche Sharon Stone, come Ron Howard, guarda con preoccupazione alla nuova pagina della politica statunitense e ai diritti delle donne, ma sempre con speranza per il futuro. "Il presidente non mi deve piacere, devo rispettarlo, ma il mio lavoro e il mio impegno per il mondo è altrove. L’Italia ha visto il fascismo, ha visto queste cose, capite cosa succede, l’avete vissuto. Noi siamo nella nostra fase adolescenziale arrogante e ignorante. L’unico modo è aiutarci gli uni gli altri. Non dico che le donne debbano aiutare le donne perché questo lo abbiamo fatto per secoli - specifica parlando della Giornata Internazionale delle Donne che sarà domani, 25 novembre -.  Penso piuttosto che gli uomini buoni debbano aiutare gli uomini buoni, ma dobbiamo smettere di fare finta che gli uomini violenti siano buoni. Dovete tenerli lontani dalle vostre figlie, mogli e fidanzate. È l’unico modo. Il killer numero uno per le donne sono gli uomini, per gli uomini è l’infarto. È molto importante tenerlo a mente. Uomini potete condividere la vostra verità, non il vostro ego, con gli artisti più giovani".

Se si candiderebbe? "No, assolutamente no". Niente carriera da regista per ora per Sharon Stone. “Non ho mai fatto la regista, non perché non volessi, avevo già un progetto pronto, ma combattere con le persone per convincerle a farmi fare una cosa, non mi piace, non ho tempo da perdere”. Lontano dai riflettori, Sharon Stone è una grande spettatrice: “Guardo un po’ di tutto. Mi piace la televisione scandinava, penso sia molto evoluta. Sono ossessionata dai grandi film che non sono riuscita a vedere prima”.

Chiara Gallo (Torino Oggi)