ECONOMIA - 24 novembre 2024, 18:20

Premio Biella Letteratura e Industria, a Città Studi la cerimonia: ecco i vincitori FOTO

Foto di Mattia Baù per newsbiella.it

Sabato 23 novembre, alle 17, presso l’Auditorium di Città Studi a Biella, si è tenuta la cerimonia conclusiva della XXIII edizione del Premio Biella Letteratura e Industria con la premiazione dei vincitori di tutte le sezioni del Premio.

Un incontro animato per il quinto anno consecutivo da Matteo Caccia, autore e voce del programma di Radio 24 Matteo Caccia racconta - Storie di filosofia quotidiana. La cerimonia ha preso il via con i saluti di Ermanno Rondi, Presidente Città Studi e di Sara Gentile, Vice - Sindaco della città di Biella., seguiti dall'intervento di Paolo Piana, Presidente del Premio Biella Letteratura e Industria, che ha sottolineato il ruolo avuto dal Presidente della Giuria Pier Francesco Gasparetto in questi 23 anni di vita del premio e ha anticipato le novità della prossima edizione.

Il Premio ha dimostrato ancora una volta un eccezionale sensore dei mutamenti sociali che avvengono nell'ambito dell'industria e del mondo del lavoro in particolare. Il libro vincitore e anche quello scelto dalla Giuria dei Lettori indagano in maniera esemplare la mutata percezione nei confronti della rilevanza dell'impegno lavorativo rispetto agli altri aspetti della vita delle persone. Fenomeno che coinvolge in modo particolare i giovani, e quindi il futuro di tutti, e pone non poche problematiche sia sul fronte dei risvolti economici per i singoli che su quello delle modalità di attrazione e di gestione delle risorse umane per le aziende. Paolo Piana

Gli studenti sono da sempre un tema centrale per il Premio Biella Letteratura e Industria: a ciascuna edizione del Premio si affianca anche il CONCORSO SCUOLE, rivolto agli allievi degli istituti superiori del Piemonte, che anche quest’anno ha avuto per titolo “UNA DOMANDA PER AUTORE”. Il concorso è sostenuto dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale Biellese e Città Studi Biella, in collaborazione con il Rotary Club Viverone Lago e VideoAstolfoSullaLuna, con il patrocinio della Provincia di Biella. I giovani sono stati invitati a formulare una domanda da rivolgere a uno dei finalisti dell’edizione 2024 del Premio Biella Letteratura e Industria. Come da bando, le domande sono giunte alla Giuria accompagnate da un breve audio/video con il quesito corredato di un breve commento. Dalla prossima edizione, Presidente della Giuria del Concorso Scuole sarà Francesca Maffeo, membro del consiglio direttivo del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale Biellese, che ha annunciato i nomi dei vincitori di questa edizione.

A consegnare i premi, Stefano Aglietta, attuale Presidente di Giuria del concorso, in un simbolico passaggio di testimone. La terza classificata, Sara Pierro, Istituto Istruzione Superiore “E. BONA” Classe 4C, ha ricevuto un premio di 100 euro e una cuffia del Cappellificio Biellese 1935 per la domanda a Stefano Cuzzilla e Manuela Perrone, Il buon lavoro, Benessere e cura delle persone nelle imprese italiane, LUISS University Press. Alla seconda classificata, Amalia Paola Borno, Istituto Istruzione Superiore “E. BONA” Classe 4A, è stato consegnato un premio di 200 euro e un cappello da baseball del Cappellificio Biellese 1935 per il quesito posto a Franco Amatori, L’impresa italiana. Storie e contesti, Treccani.

Primo classificato, Sofia Fabbro, Liceo Avogadro Classe 4C, che ha ricevuto un premio di 300 euro e un paio di scarpe Yuool per la domanda rivolta a Stefano Cuzzilla e Manuela Perrone, Il buon lavoro, Benessere e cura delle persone nelle imprese italiane, LUISS University Press. Collegato al Concorso Scuole, il PREMIO ROTARY CLUB VIVERONE LAGO riservato all’elaborato più originale tra quelli pervenuti. Alla vincitrice Veronica Marchi, Istituto Istruzione Superiore “G.Aulenti”, il Presidente del Rotary Club Viverone Lago Giuseppe Carlo Orto ha consegnato un premio di 300 euro per la domanda posta a Stefano Cuzzilla e Manuela Perrone, Il buon lavoro, Benessere e cura delle persone nelle imprese italiane, LUISS University Press. La cerimonia è proseguita con la premiazione del vincitore del PREMIO BIELLA LIONS BUGELLA CIVITAS, concorso nazionale per la “Migliore recensione” di una delle cinque opere finaliste, aperto ai lettori. Obiettivo del Premio Lions Bugella Civitas è diffondere la lettura critica dei libri finalisti del Premio Biella Letteratura e Industria attraverso una maggiore riflessione e analisi dei temi affrontati in ciascuna opera. Giovanni Orso è risultato il vincitore di questa VI edizione per la recensione all’opera di Franco Amatori L’impresa italiana pubblicato da Treccani.. La motivazione dell'assegnazione è stata letta dalla Presidente della giuria del Premio Lions Bugella Civitas Luisa Benedetti Poma, mentre il premio, un premio di 500 euro, è stato consegnato da Annalisa Metallo, Presidente Lions Bugella Civitas.

Il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA è stato assegnato a SEBASTIANO MONDADORI per Verità di famiglia. Riscrivendo la storia di Alberto Mondadori (La Nave di Teseo). Una biografia che diventa memoir nella fedeltà al passato attraverso lettere inedite, foto, aneddoti e ricordi collezionati negli anni. Alberto è il primogenito, il figlio intellettuale e poeta, l'erede designato che non prenderà mai il posto del padre, Arnoldo Mondadori. "Pazzo di idee e prodigo di impossibile", Alberto Mondadori ha fatto di tutto per sfuggire al suo destino di editore, senza cogliere forse quale grande editore era nel frattempo diventato: prima alla Mondadori a fianco del padre, poi dal 1958 nell'impresa del Saggiatore. Alla ricerca di questa grandezza perduta, Sebastiano Mondadori ripercorre la storia del nonno. Il premio, un taglio di stoffa della prestigiosa azienda tessile biellese Vitale Barberis Canonico, è stato consegnato da Stefano Sanna, Vice Presidente Unione Industriale Biellese e Presidente Gruppo Giovani Imprenditori.

Questa la motivazione: Alberto Mondadori, primogenito di Arnoldo, leggendario editore di libri e di giornali, non ha potuto esserne l'erede. Sebastiano Mondadori ricostruisce la vicenda del nonno e i dolorosi rapporti familiari. La giuria del Premio Biella Letteratura industria ha deciso di attribuire il Premio speciale a un'opera che ha voluto onorare la memoria di Alberto Mondadori: intellettuale, poeta, “pazzo di idee e prodigo di impossibile”, fondatore della casa editrice Il Saggiatore.

Una sezione del Premio che dà voce al pubblico è il PREMIO GIURIA DEI LETTORI composta dai membri del Circolo dei Lettori dell’Associazione culturale L’Uomo e L’Arte e dell'Associazione Amici della Biblioteca. Ii vincitori STEFANO CUZZILLA e MANUELA PERRONE autori de Il buon lavoro. Benessere e cura delle persone nelle imprese italiane (LUISS University Press) hanno ricevuto in premio un taglio di stoffa dell’azienda tessile biellese Vitale Barberis Canonico dalle mani della componente del Board, Lucia Bianchi Maiocchi.

La motivazione: La Giuria dei Lettori ha assegnato il suo premio a Il buon lavoro. Benessere e cura delle persone nelle imprese italiane di Stefano Cuzzilla e Manuela Perrone, un’opera che affronta con profondità e concretezza il tema centrale del benessere sul luogo di lavoro. Attraverso un’analisi accurata supportata da dati, ricerche e testimonianze dirette, gli autori tracciano un percorso per ripensare il lavoro non solo come fonte di reddito, ma come esperienza di crescita e realizzazione personale. In un contesto di grandi trasformazioni, il libro offre strumenti e riflessioni preziose per mettere le persone al centro delle dinamiche aziendali, promuovendo una cultura della sostenibilità sociale e del benessere.

Il momento culminante della cerimonia di premiazione è stata la proclamazione del VINCITORE del PREMIO BIELLA LETTERATURA E INDUSTRIA XXIII EDIZIONE dedicato alla Saggistica decretato dalla Giuria del Premio presieduta da Pier Francesco Gasparetto, e composta da Claudio Bermond (vice presidente), Ida Bozzi, Paolo Bricco, Paola Borgna, Loredana Lipperini, Sergio Pent, Alberto Sinigaglia (vice presidente) e Tiziano Toracca: FRANCESCA COIN, Le grandi dimissioni (Einaudi). A Cristiano Gatti, Vice Presidente Organo di Indirizzo Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, il compito di consegnare il premio.

La motivazione: Con Le grandi dimissioni. Il nuovo rifiuto del lavoro e il tempo di riprenderci la vita, Francesca Coin affronta con straordinaria lucidità e profondità un fenomeno epocale che sta ridefinendo il rapporto tra lavoro, società e qualità della vita. Attraverso un racconto che intreccia rigore sociologico e storie personali, l’autrice illumina la crisi del lavoro come mito di emancipazione, invitando a ripensare i modelli sociali e il valore del tempo. Con una prospettiva tanto analitica quanto appassionata, il libro non si limita a registrare il disagio contemporaneo, ma invita a immaginare nuovi modelli di vita e di organizzazione sociale che restituiscano centralità alla dignità dell’individuo.

La lettura dei brani tratti dalle opere vincitrici e le motivazioni sono state lette da Veronica Rocca e Paolo Zanone della compagnia Teatrando. Il lavoro è sempre più importante nella vita dei ragazzi, fin dalla scelta degli indirizzi di studio in base alla professione cui aspirano e alle prospettive di impiego. Lo affrontano due libri vincitori di questa edizione, studiando chi abbandona o cambia lavoro e chi invece se ne appassiona, trovandovi soddisfazione e piacere. Alberto Sinigaglia, vice-presidente della Giuria del Premio Biella Letteratura e Industria. È su questi temi che si è svolta il consueto approfondimento previsto nel programma della cerimonia conclusiva con la tavola rotonda “IL LAVORO TRA BENEDIZIONE E DANNAZIONE” condotta da Alberto Sinigaglia, All’incontro hanno preso parte Matteo Caccia, autore e conduttore del programma di Radio24 “Matteo racconta. Storie di filosofia quotidiana, Francesca Coin, sociologa e vincitrice della XXIII edizione del Premio Biella letteratura e Industria, Massimo Mossino, manager e vice direttore generale di Banca di Asti fino al 2023 e Manuela Perrone, giornalista de Il Sole 24 ore e vincitrice del Premio Giuria dei Lettori.

Il Premio Biella Letteratura e Industria è finanziato da Città Studi Biella con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e del Comune di Biella, nell’ambito delle iniziative di Biella Città Creativa dell’Unesco. Collaborano al Premio il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale Biellese, l’Associazione l’Uomo e l’Arte, la compagnia Carovana, Number One, Scrittori a Domicilio, la Società Dante Alighieri. Dal 2016 il Premio ha come partner i Rotary Club del Biellese e, dal 2019, il Lions Bugella Civitas. Il Premio annovera tra gli sponsor l’Unione Industriale Biellese, la società di acque minerali Lauretana, la società di servizi Yukon Housing, l’azienda tessile Vitale Barberis Canonico, Biver Banca, la società di comunicazione OrangePix, l’azienda PMI Stampi e stampaggio materie plastiche e gomma, Robinson, società di consulenze e servizi per le imprese e Mondoffice, azienda specialista di forniture per i luoghi di lavoro.

Il Premio Biella Letteratura e Industria è il primo riconoscimento in Italia dedicato a romanzi o saggi capaci di cogliere le trasformazioni dal punto di vista economico e sociale e di indagare i rapporti tra il mondo della letteratura e quello dello sviluppo industriale del Paese. L’iniziativa rientra nella Settimana della Cultura di Impresa, manifestazione nazionale promossa da Confindustria e di Torino Capitale della Cultura d’Impresa. Il premio, giunto alla sua ventitreesima edizione, ha avuto come vincitori nelle passate edizioni: Giorgio Bocca con “Il secolo sbagliato”, Mondadori (2001); Giorgio Soavi con “Adriano Olivetti: una sorpresa italiana”, Rizzoli (2002); Ermanno Rea con “La Dismissione”, Rizzoli (2003); Alessandro Zaccuri con “Milano, la città di nessuno”, L’ancora del Mediterraneo (2004); Raffaele Nigro con “Malvarosa”, Rizzoli (2005); Aldo Gianolio con “Teste quadre”, Aliberti (2007); Giorgio Boatti con “Bolidi. Quando gli italiani incontrarono le prime automobili”, Mondadori (2008); Goffredo Buccini con “La fabbrica delle donne”, Mondadori (2009); Antonio Calabrò con “Orgoglio industriale”, Mondadori (2010); Edoardo Nesi con “Storia della mia gente”, Bompiani (2011); Imma Fiorino, con “Uffici”, Einaudi (2012); Paolo Barbaro con “L'ingegnere, una vita”, Marsilio (2013), Sandro Gerbi "Giovanni Enriques. Dalla Olivetti alla Zanichelli" Hoepli (2014); Alessandro Perissinotto con “Coordinate d’Oriente”, Piemme (2015), Paolo Bricco con "L'Olivetti dell'ingegnere (1978-1996)", Il Mulino (2016), Romolo Bugaro con "Effetto domino", Einaudi (2017), Marco Revelli con “Non ti riconosco. Viaggio eretico nell'Italia che cambia”, Einaudi (2018), Giorgio Falco per l'opera "Ipotesi di una sconfitta", Einaudi (2019), Paola Merloni, con “Oggi è già domani. Vittorio Merloni vita di un imprenditore”, Marsilio (2020), Paolo Malaguti con “Se l'acqua ride”, Einaudi (2021). Claudia Bianchi con “Hate speech. Il lato oscuro del linguaggio” Laterza (2022). Nel 2023 il premio è stato assegnato ad Antonio Franchini con “Leggere, possedere, vendere, bruciare” Marsilio.

c. s. g. c.