Calcio - 28 novembre 2024, 06:50

Calcio camminato, una passione per over 50 e 60. Si gioca anche a Biella: “Porta benefici per la salute”

A presentarlo Roberto Boglietti, giocatore e massimo promotore di questa disciplina nel nostro territorio.

Calcio camminato, una passione per over 50 e 60. Si gioca anche a Biella: “Porta benefici per la salute”

Come si può continuare a giocare a calcio anche se si sono superati i 50 anni d'età? La risposta è arrivata dalla vicina Gran Bretagna dove, da oltre un decennio, spopola il walking football, il cosiddetto “calcio camminato” che permette agli ultra 60enni di praticare questa disciplina sportiva senza eccessivi rischi per la propria salute.

Anche nella nostra provincia, dal 2018, è possibile prendere parte a questa variante, con la presenza di tre società, come riportato da Roberto Boglietti, giocatore della Biellese 1902 e massimo promotore di questa disciplina nel nostro territorio: “Sono state adottate alcune regole proprio per garantire l'incolumità dei giocatori e identiche possibilità per chi presenta difficoltà motorie – spiega - Come il nome suggerisce, è vietato correre, così come i colpi di testa, i contrasti duri e violenti e l'entrata in area. Anche il portiere deve seguire alcune norme di comportamento restando nella propria area di pertinenza”.

Oggi sono circa una ventina i giocatori che indossano la maglia bianconera, equamente divisi in due distinte formazioni (over 50 e over 60). Ogni squadra schiera in campo 6 calciatori (5 più il portiere) per 50 minuti di gioco su un terreno delle dimensioni simili a quello del calcetto. “Posso garantire che al fischio finale del direttore di gara, si è veramente stanchi – sottolinea Boglietti - ma la soddisfazione di praticare lo sport che si ama non ha prezzo. Il walking football è un'attività presa seriamente in considerazione dai Ministeri della Sanità europei, proprio perchè contribuisce a mantenere in salute le persone che praticano questo genere di sport”.

La Biellese di calcio camminato è iscritta al campionato regionale della Figc, insieme ad altre 18 squadre. “Solo 2 anni fa ci siamo aggiudicati il titolo, con la finale vinta a Novarello – afferma Boglietti - Quest'anno gli infortuni ci hanno frenato e navighiamo a metà classifica. Si gioca ogni due settimane ed è motivo di orgoglio rappresentare il nostro territorio in tutto il Piemonte. Ne siamo orgogliosi. Chi avesse piacere di vederci, le partite casalinghe vengono disputate nel campetto dietro lo stadio Pozzo di Biella, a due passi dalla piazza Falcone”.

Ma com'è nato il walking football? “Il merito è di John Croot che, nel 2010, ha avuto l'idea di rendere sostenibile il calcio anche per le persone con oltre 50 anni di età – racconta Boglietti – Per farlo è necessario rinunciare alla corsa e al contatto fisico. Così è stato costituito un regolamento specifico e accurato con l'obiettivo di preservare la sicurezza dei suoi atleti”.

Nel giro di pochi anni, il calcio camminato si diffonde in tutto il Regno Unito, a cominciare dai grandi club inglesi, come l'Arsenal e molti altri. Nel 2015, approda in Italia, a Bologna, con l'esibizione di alcune gare. “L'anno successivo, grazie ai veterani dello sport di Novara, nascono in Piemonte le realtà di Novara e, a seguire, quelle di Pro Vercelli, Alessandria, Casale, a cui si sono unite altre compagini – prosegue Boglietti - Da allora, la diffiusione di questo sport non ha conosciuto freni tanto che si è costituita la CIWF, la Conferedazione Italiana Walking Football che, nel 2024, è entrata a far parte della Figc /Lnd. Una scelta condivisa e riconosciuta proprio nei mesi scorsi dallo stesso ministro dello Sport Andrea Abodi. In tal sede, sono stato premiato insieme ai dirigenti sportivi di Inter e Bologna, Piero Ausilio e Giovanni Sartori, e al grande campione Leonardo Bonucci, per aver portato il calcio giocato in Federazione. A ulteriore riprova di come il walking football porti estremi benefici per chi lo pratica una volta superata la soglia dei 50 anni”.

g. c.