CRONACA - 07 dicembre 2024, 20:41

Addio Sergio Fighera, era il decano dei fotografi di Biella: raccontò la tragedia del Vajont

Passò il testimone e trasmise la sua passione e la sua arte all'amato figlio Giuliano, scomparso troppo presto il 14 febbraio 2023.

Addio Sergio Fighera, era il decano dei fotografi di Biella: raccontò la tragedia del Vajont (foto di Giuliano Fighera)

Un pezzo di storia se n'è andato per sempre. Era il decano dei fotografi biellesi. Non c'era evento, rassegna, manifestazione, avvenimento che il buon Sergio Fighera non testimoniasse con la sua macchina fotografica. Assieme a lui, anche l'indimenticabile scala su cui sedeva per immortalare l'attimo perfetto. È mancato, in queste ore, all'affetto dei suoi cari. Aveva 92 anni.

Stimato e apprezzato da tutta la comunità biellese, Fighera era un Alpino e un fotoreporter d'altri tempi, immerso in un mondo dove ancora gli scatti venivano riportati su pellicola, dopo un lungo e appassionante lavoro dietro le quinte, nel suo negozio di via Cottolengo 2, a Biella. Un luogo magico e misterioso, dove chiunque di noi, almeno una volta, ha varcato la soglia di quella porta per un servizio, o un book fotografico: fosse solo un matrimonio, una cresima, una comunione.

Di lui conserviamo un ricordo speciale e indimenticabile: l'invito a Longarone, nel 2017, in occasione della presentazione del libro "Vajont 9 ottobre 1963 - Elenco delle vittime e dei familiari colpiti dal disastro", realizzata dall’Associazione Vajont “Il Futuro della Memoria”. In una sala gremita da 300 persone, vennero letti i nomi di coloro che persero la vita nel tragico evento, avvenuto quasi 55 anni fa nella notte del 9 ottobre 1963.

Vicende riportate alla memoria dallo stesso Fighera, un tempo inviato di molte testate giornalistiche locali, giunto per primo sul luogo del disastro. Allora si espresse così: “Mi ricordo come se fosse ieri del ritrovamento di un corpo: in quel momento, mentre scattavo con discrezione quel momento di profondo dolore, una signora mi redarguì  rudemente. Di fronte a ciò, abbassai la testa, restai in silenzio e mi allontanai ripensando a quelle parole che mi restarono impresse per tutta la vita”.

Nel corso degli anni, passò il testimone e trasmise la sua passione e la sua arte all'amato figlio Giuliano, scomparso troppo presto il 14 febbraio 2023. Un colpo duro che ne minò profondamente il fisico, già provato, e l'entusiasmo che sapeva trasmettere anche ai più giovani. Alla moglie Verena, al nipote Sergio e ai familiari possano giungere le più sentite condoglianze da parte della redazione di Newsbiella.

g. c.