"Quando sono sospesa in aria provo un senso di assoluta libertà unita ad un'espressione senza confini e un movimento di totale liberazione”. A parlare Elisabetta Borrione, 33enne di Valdengo che, ogni giorno, sfida le leggi della gravità con grazia e maestria.
Da molti anni, infatti, è un'artista di circo contemporaneo e da un lustro insegna discipline aeree a Lugano, dove collabora attivamente con il Circo Fortuna, diretto da Claudia Aldini. “Almeno 3 volte a settimane – racconta - raggiungo la Svizzera per le mie lezioni. Il resto del tempo è dedicato all’allenamento e alla realizzazione di un progetto artistico, su cui sto lavorando insieme a due amiche e colleghe, Francesca Alberti e Jasmine Fornaciai, da almeno 3 anni: si tratta di 6Memos, uno spettacolo di circo contemporaneo che esplora temi importanti legati ai ricordi e alle relazioni, su ispirazione di Lezioni Americane di Italo Calvino. Torneremo in scena questa primavera, dopo le presentazioni work in progress della scorsa estate”.
Ma com'è nata la passione per l'arte circense? “Quasi per caso – ammette – Concluso il percorso universitario, mi sono recata in Argentina per prendere parte al servizio civile. Dopo 20 anni di danza e formazione presso l'Opificio dell’Arte di Biella, diretto da Claudia Squintone, avevo bisogno di esplorare nuovi orizzonti. Giunta a Mendoza, con una mia amica, ho provato su suo consiglio un corso di acrobatica aerea. È stato un vero e proprio colpo di fulmine: da allora, ho seguito per quasi due anni un corso di tessuti e, una volta rientrata in Italia, ho partecipato all'audizione di Accademia Kataklò di Milano, dove mi sono diplomata al termine del triennio di formazione professionale”.
In particolare, la 33enne di Valdengo si è specializzata nel cerchio aereo, una tecnica che unisce tecnica, eleganza e forza di volontà, anche se il repertorio di discipline da trasmettere è ampio e variegato. Inoltre, nel suo percorso di studio, ha avuto l'opportunità di lavorare con la regista Firenza Guidi, ora alla guida del suo spettacolo. “Sono onorata di essere diretta da lei – confida – Speriamo che la rappresentazione prenda vita e possa essere vista in molti paesi”.
Infine, un sogno si staglia all'orizzonte nella mente di Elisabetta: “Vorrei che il mio futuro prossimo fosse un po' più vicino a Biella. Il mio desiderio sarebbe quello di tornare nella mia provincia e contribuire a diffondere l'arte del circo contemporaneo anche a livello locale. Il mio cuore appartiene ancora a questo posto e vorrei contribuire nel suo sviluppo”.