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Music Cafè | 17 dicembre 2024, 07:30

Accademia Perosi presenta “Trio Palladio”: Paralleli emotivi tra Schubert e Vasks

Accademia Perosi presenta “Trio Palladio”: Paralleli emotivi tra Schubert e Vasks.

Accademia Perosi presenta “Trio Palladio”: Paralleli emotivi tra Schubert e Vasks.

Mercoledi 18-12-2024 | ore 18:00 - Biella Sala Concerti Accademia Perosi.

Paralleli emotivi tra Schubert e Vasks

Il programma musicale di mercoledì prossimo include il "Trio per pianoforte n. 1 in si bemolle maggiore, op. 99, D. 898" di Franz Schubert e "Plainscapes" di Pēteris Vasks, offrendo un interessante dialogo tra due epoche e stili musicali distinti, che evidenzia l’evoluzione della composizione e la varietà espressiva che la musica può contenere. Questi due capolavori, pur provenendo da contesti diversi, si rivelano come due fiumi che scorrono paralleli, ognuno con la propria corrente, ma entrambi diretti verso l'oceano dell'emozione umana.

Gli esecutori di questo straordinario programma saranno i componenti del Trio Palladio, un ensemble pluripremiato formato dalla violinista Eva Bindere, dalla violoncellista Kristina Blaumane e dal pianista Reinis Zarins. Ognuno di loro è vincitore del Grand Music Award of Latvia e nel 2024 hanno ricevuto lo stesso prestigioso premio come “trio” nella categoria Ensemble of the Year.

Il concerto di debutto del Trio Palladio alla Wigmore Hall è stato definito "eccellente" dal The Time e il loro album di debutto, contenente musica di Vasks per trio con pianoforte (Ondine, 2020), ha ricevuto recensioni entusiastiche, ed è stato scelto dall'editore della rivista Gramophone. Tra i momenti salienti più recenti si segnalano le prime mondiali di opere composte per il Trio Palladio da Zygmunt Krauze e Santa Ratniece, oltre a una rara esecuzione dell'eccezionale 'Drama' di Sylvestrov. 

Le esibizioni del trio sono state trasmesse in diretta su BBC Radio 3, Polish Radio e Latvian Radio 3. Il Trio Palladio crea programmi concettuali con una ricca varietà di musica da camera classica, romantica e contemporanea, con particolare attenzione alle opere di compositori lettoni e baltici. Come trio, si sforzano di incarnare i valori espressi da Andrea Palladio, uno degli architetti più influenti di sempre.


Composto nel 1828, anno della morte di Schubert, il "Trio per pianoforte n. 1" rappresenta una delle vette della musica da camera del periodo romantico. Schubert, noto per la sua capacità di fondere melodie liriche con intricate armonie, utilizza in questo trio una struttura classica che riflette il suo amore per il canto e la melodia. Le tre parti del trio – violino, violoncello e pianoforte – dialogano con una vivacità e una profondità emotiva che catturano l'ascoltatore. La scrittura è caratterizzata da un’abbondanza di temi e da una ricca varietà di colori timbrici, che rendono ogni sezione del pezzo unica e memorabile. La fusione di elementi melodici e armonici crea un senso di nostalgia e introspezione, tipico della musica di Schubert. Ogni movimento è un racconto, una narrazione che si dipana come un’antica leggenda, e ogni nota trasmette un’eco di sentimenti profondi, avvolgendo l’ascoltatore in un abbraccio caldo e avvolgente.

Entrando nel mondo di Pēteris Vasks, ci troviamo di fronte a un paesaggio sonoro tanto austero quanto affascinante. "Plainscapes", composto nel 1993, si presenta come un vasto orizzonte di pianure silenziose, dove il minimalismo abbraccia l’ascoltatore in una meditazione profonda. Vasks, con la sua sensibilità unica, riesce a catturare l’essenza della natura in ogni nota, tracciando un percorso che invita a riflettere. La ripetizione e la variazione diventano strumenti di esplorazione, creando un'atmosfera che oscilla tra la calma e la contemplazione. È un viaggio interiore, un invito a perdersi nei dettagli e a riscoprire la bellezza semplice ma profonda del mondo che ci circonda. Accostare queste due opere è come osservare un cielo al tramonto, dove i colori si mescolano in un'esplosione di emozioni.

Schubert, con il suo calore romantico, e Vasks, con la sua sobrietà meditativa, ci ricordano che la musica è un linguaggio universale, capace di oltrepassare il tempo e lo spazio. Entrambi i compositori, pur in contesti così diversi, riescono a trasmettere l'essenza dell'esperienza umana, invitandoci a un viaggio che va oltre le note, verso il cuore stesso dell'esistenza.

In questo programma, il passato e il presente si fondono, creando un'armonia che risuona nell'anima, come un canto lontano che continua a echeggiare nel tempo.

 

Programma:
Franz Schubert (1797 - 1828)
Trio per pianoforte n. 1 in si bemolle maggiore, op. 99, D. 898
Pēteris Vasks (1946)
Plainscapes

 

info e prenotazioni su www.accademiaperosi.org

C.S. Accademia Perosi, G. Ch.

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