Con l'esecuzione di 12 misure cautelari di diversa entità - dagli arresti in carcere al divieto di dimora - si è chiusa una complessa operazione dei Carabinieri contro la detenzione e la cessione illecita di droga all'interno della aree boschive del territorio.
I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Vercelli in questi ultimi giorni hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare emesse, a breve intervallo l’una dall’altra, dal Gip del Tribunale nell’ambito del medesimo procedimento, con le quali sono state eseguite 4 custodie cautelari in carcere, 2 arresti domiciliari, 3 obblighi di dimora, 2 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e un divieto di dimora. Il reato ipotizzato per tutti è detenzione e cessione illecita di sostanze stupefacenti, attività svolta all’interno di aree boschive del territorio.
L’indagine ha avuto inizio nell’aprile 2024 - anche grazie alle segnalazioni pervenute dai cittadini, che avevano percepito insoliti movimenti veicolari e pedonali in aree rurali prossime ai comuni di Villarboit e Prarolo (movimenti confermati dagli esiti dei servizi di controllo del territorio eseguiti nell’area di interesse operativo) i militari della Sezione Operativa del Norm della Compagnia di Vercelli hanno avviato i primi accertamenti finalizzati alla ricerca di riscontri attraverso l’identificazione di potenziali acquirenti e segnalazioni dei medesimi quali assuntori di sostanze stupefacenti in via amministrativa.
L’attività si è chiusa con l’esecuzione delle misure cautelari: alla Caserma “Gunu Gadu”, si sono progressivamente concentrate unità delle articolazioni territoriali locali e speciali provenienti dal capoluogo di regione, operatori delle Aliquote Primo Intervento del Nucleo Radiomobile di Torino e delle Squadre Operative di Supporto del 1^ Reggimento di Moncalieri, unità cinofile antidroga/antiesplosivo del Nucleo Cinofili e un equipaggio del 1^ Nucleo Elicotteri (in sorvolo dall’alba con un AB 412) di Volpiano. Alle 5,30, tutti i militari hanno raggiunto i siti di destinazione e dato esecuzione all’ordinanza cautelare, procedendo anche a un arresto in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente fuori territorio durante una delle dieci perquisizioni delegate svolte in varie città, tra cui Milano, Vigevano e Reggio Emilia, eseguite col supporto dei Carabinieri territorialmente competenti. Tutta l’attività si è svolta sotto il controllo della Sezione Operativa della Compagnia di Vercelli, in costante contatto con la locale Procura della Repubblica, che ha la titolarità e la direzione dell’indagine.
L’operazione ha consentito anche di trarre in arresto ulteriori 5 persone e di deferirne 7 in stato di libertà, nonché di sequestrare 562 grammi di cocaina, 60,54 di eroina, un chilo e 33 grammi hashish, oltre che la somma di 57.800 euro in contanti (quale presunto provento delle attività illecite), e numerosi bilancini di precisione e materiali per il confezionamento. Insieme alla pressoché coeva attività appena conclusa dalla Compagnia Carabinieri di Borgosesia - di cui pure è stata data recentemente notizia – il contenuto del presente comunicato conferma non solo la presenza del fenomeno dello “spaccio nei boschi” all’interno della nostra provincia ma anche, e soprattutto, la costante attenzione investigativa rivolta al medesimo fenomeno delittuoso da parte dell’Arma dei Carabinieri nel contesto di continuo, paziente e discreto monitoraggio e controllo del territorio svolto in collaborazione con le altre Forze dell’Ordine.