Si è aperta il 19 dicembre la nuova edizione del bando “Seminare comunità” che fa parte dell’Area Welfare e ha come obiettivi strategici l’inclusione attiva con processi di integrazione delle risposte ai bisogni multidimensionali e allo sviluppo delle potenzialità delle persone e la crescita delle reti di prossimità e solidarietà e dei legami comunitari che responsabilizzino gli individui nella dimensione della cura. Un bando molto articolato e impattante che, in linea con il dettato del DPP pluriennale, si propone di contribuire ad affrontare la sfida della transizione demografica con gli strumenti dell’accrescimento delle competenze e della young vision e per il quale è stato messo a disposizione un budget complessivo di € 350.000.
“Con questo bando, il primo del 2025 e che recepisce e rende evidenti le nuove modalità di intervento e le priorità delineate dalla Fondazione, l’Ente si propone di sostenere attività e progetti di supporto delle politiche sociali e sanitarie per prevenire o contrastare le situazioni di disagio e di marginalità che interessano categorie sempre più ampie della popolazione biellese – commenta il Presidente Michele Colombo – in particolare crediamo che, oltre a sostenere le persone fragili aiutandole a potenziare i loro talenti e le loro capacità di far fronte alle difficoltà, sia indispensabile rafforzare la capacità del territorio di fare ed essere comunità accogliente, un elemento strategico per presentarsi come territorio attrattivo e capace di offrire servizi a favore della popolazione e che nel medio e lungo termine rafforzerà le radici dell’ecosistema biellese aiutandone l’evoluzione”.
Il termine per la presentazione delle domande è fissato per le ore 16.00 del 14 febbraio 2025. Sono ammesse iniziative realizzate e ricomprese nell’Area Welfare. La Fondazione, al fine di aumentare l’efficacia degli interventi e delle politiche sociali a beneficio dell’intera collettività, darà rilievo a progetti capaci di mettere nelle condizioni ogni persona sostenuta di poter valorizzare le proprie capacità a vantaggio proprio e di altri, nella visione del welfare generativo (www.welfaregenerativo.it).
Il welfare generativo è una formula che vuol essere in grado di rigenerare le risorse (già) disponibili, responsabilizzando le persone che ricevono aiuto, al fine di aumentare il rendimento degli interventi delle politiche sociali a beneficio dell’intera collettività. Il bando nasce in seguito a un’analisi dettagliata del contesto di riferimento grazie al rapporto annuale di OsservaBiella - Osservatorio territoriale del Biellese presente sul sito www.osservabiella.it, in cui vengono elencati indicatori utili (in particolare gli indicatori demografici e gli indicatori collegati agli SDGs 1, 2, 3 e 10) per le evidenze territoriali riferite agli obiettivi del bando. In allegato al bando è possibile trovare sintesi dell’analisi di contesto. Gli obiettivi strategici previsti dalla programmazione pluriennale che si intendono raggiungere con la linea di intervento sono: - inclusione attiva con processi di integrazione delle risposte ai bisogni multidimensionali e allo sviluppo delle potenzialità delle persone; - crescita delle reti di prossimità e solidarietà e dei legami comunitari che responsabilizzino gli individui nella dimensione della cura.
Gli obiettivi generali che si intendono raggiungere sono i seguenti: sostenere e/o ridurre le situazioni di nuova vulnerabilità con particolare attenzione all’impoverimento graduale delle famiglie, alla necessità di far fronte al benessere e alla salute delle persone, all’indebolimento delle reti familiari e comunitarie; promuovere comunità di cura e reti di prossimità volte a sostenere i bisogni e a favorire la coesione sociale; promuovere l’inclusione sociale; far fronte al continuo invecchiamento della popolazione rinnovando e rafforzando i servizi di welfare rivolti agli anziani anche attraverso la partecipazione attiva della comunità; sostenere le diverse forme di fragilità anche attraverso il coinvolgimento dei giovani, quali risorse attive; aumentare il rendimento degli interventi sociali attuati a beneficio della collettività. Il bando intende sostenere attività e progetti di sistema e/o innovativi nei seguenti ambiti: cura e valorizzazione delle persone anziane; sostegno ad interventi di inclusione sociale per persone con disabilità; supporto ai carichi famigliari, soprattutto per nuclei in situazione di marginalità (compreso il sostegno ai centri estivi e altri interventi di supporto alla genitorialità); contrasto alle forme di fragilità nelle sue diverse componenti (sociale, economica, alimentare, lavorativa, abitativa, sanitaria); azioni di responsabilizzazione e di coinvolgimento attivo dei beneficiari finali (welfare generativo).
Il bando inoltre partecipa al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (cd. Sustainable Development Goals – SDGs): Obiettivo 1 Sconfiggere la povertà; Obiettivo 2 Sconfiggere la fame; Obiettivo 3 Salute e benessere; Obiettivo 10 Ridurre le disuguaglianze Al fine di rendere ancora più efficace e generativo il bando la Fondazione avvierà un percorso di accompagnamento con l’organizzazione di un incontro formativo, aperto a tutti gli Enti interessati a partecipare al bando, per fornire specifiche indicazioni sulla compilazione della richiesta di contributo. Gli uffici saranno poi come sempre adisposizione per eventuali approfondimenti. Per la partecipazione all’incontro è necessario iscriversi al seguente link: workshop 21 gennaio 2025 ore 10 (max 20 partecipanti): https://www.eventbrite.it/e/1112448566609?aff=oddtdtcreator ; workshop 23 gennaio 2025 ore 17,30 (max 20 partecipanti): https://www.eventbrite.it/e/1112450702999?aff=oddtdtcreator .
La Fondazione si farà carico di sostenere l’accompagnamento degli Enti selezionati prevedendo le seguenti attività: workshop sull’azione generativa che i progetti possono realizzare e sull’attività di monitoraggio del progetto/attività; monitoraggio attraverso uno strumento messo a disposizione dalla Fondazione per aiutare gli enti nella riflessione e nella rielaborazione dei risultati raggiunti; incontro finale per condivisione delle buone prassi avviate e analisi dei risultati raggiunti. La linea è inserita nei percorsi della Commissione Giovani - The Young Vision, volta a progettare iniziative che prevedano l’ingaggio delle nuove generazioni.
Nel territorio provinciale si riporta una diminuzione del tasso di natalità che è passato da 7,7 nel 2002 a 5 nel 2024. L’età media nella Provincia di Biella ha visto un aumento significativo, passando da 45,3 anni nel 2002 a 50,1 anni nel 2024, diventando la Provincia con l’età media più alta della regione. La Provincia di Biella ha inoltre un aumento significativo dell'indice di dipendenza degli anziani, da 35,2 nel 2002 a 49,9 nel 2024, diventando una delle province con l'indice più alto, determinando una crescente pressione sui servizi sociali e sanitari della regione. L’indice di vecchiaia ha avuto un aumento significativo da 198,4 nel 2002 a 306,1 nel 2024. Nel 2023, il Consorzio CISSABO ha accompagnato 1.704 nuclei familiari, coinvolgendo 3.292 persone, di cui 2.837 erano cittadini italiani (86,18%) e 455 cittadini stranieri (13,82%).
Il Consorzio IRIS ha seguito 5.295 nuclei familiari e 10.768 persone, con 8.467 cittadini italiani (78,63%) e 2.301 cittadini stranieri (21,37%). In totale, i servizi sociali pubblici hanno assistito 6.999 nuclei familiari, per un totale di 14.060 persone, di cui 11.304 erano cittadini italiani (80,40%) e 2.756 cittadini stranieri (19,60%). Dal 2021 al 2023, i servizi sociali territoriali del Consorzio CISSABO e del Consorzio IRIS hanno registrato un aumento complessivo degli interventi, passando da un totale provinciale di 10.480 nel 2021 a 20.533 nel 2023. In percentuale, nel 2023, gli interventi per minori e famiglie rappresentavano il 15,65%, per minori con disabilità l'1,83%, per adulti in condizioni di disagio il 34,30%, per adulti con disabilità l'11,62%, per anziani autosufficienti il 23,10% e per anziani non autosufficienti il 13,46%.
Per quanto riguarda le situazioni di marginalità è da evidenziare che nell’ultimo periodo, il numero totale di persone senza dimora ospitate presso il Centro di Pronta Accoglienza “Ernesto Borri" è aumentato costantemente, passando da 92 nel 2020, a 94 nel 2021, a 111 nel 2022, fino a 139 nel 2023. In termini di cittadinanza, nel 2023, 39 ospiti erano italiani (28,06%) e 100 erano stranieri (71,94%). Anche gli accessi alla mensa sono aumentati passando da 281, con 242 uomini (86,12%) e 39 donne (13,88%) nel 2022 ad un aumento, nel 2023 dove si sono registrati 329 utenti, 309 uomini e 20 donne. In termini di classe di età, nel 2020 ci sono stati 120 accessi alla mensa, con 24 utenti over 65 anni e 96 under 65 anni. Nel 2023, su 329 accessi, 90 erano italiani (27,36%) e 239 stranieri (72,64%).
Questi dati mostrano una tendenza crescente degli accessi alla mensa Caritas negli anni considerati, con una predominanza di utenti maschili, under 65 anni e di cittadinanza straniera. Dal punto di vista sanitario si può evidenziare che il numero totale di utenti delle dipendenze patologiche è aumentato dal 2020 al 2023, passando da 1.128 a 1.447; il 16,79% è rappresentato da detenuti. Il numero degli utenti assistiti dal servizio di salute mentale, sia residenziale che ambulatoriale, nel 2020 era di 1.660, che rappresentavano lo 0,97% della popolazione biellese. Nel 2023, si osserva un aumento significativo con 1.809 persone assistite, pari all'1,07% della popolazione biellese. Anche il Centro informazione salute migranti segnala un notevole incremento dei pazienti in carico che nel 2023 sono 2.426 pari al 24,19% degli stranieri residenti.
Tra il 2021 e il 2023, in Provincia di Biella, i casi di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) attivati mostrano una variazione significativa per fascia di età. Nel 2021, i casi totali erano 1.379, con il 62,0% degli utenti di età pari o superiore a 65 anni, il 24,9% tra i 45 e i 64 anni, e il 13,1% tra i 25 e i 44 anni. Nel 2023, il totale dei casi è sceso a 1.274, con una predominanza ancora più marcata della fascia 65+ che ha raggiunto l'84,7%. La fascia 45-64 anni ha visto una riduzione al 14,1%, e quella 25-44 anni un drastico calo all'1,2%. Questi dati riflettono un'evoluzione nell'assegnazione dell'ADI, con una crescente concentrazione sugli utenti più anziani nel corso del periodo esaminato. 45-64 anni al 36,1%, mentre la fascia 25-44 anni è salita al 20,8%.
Quanto alle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), nel 2021, sono state elargite 581 quote per inserimenti residenziali permanenti, pari all'1,16% della popolazione anziana over 65 residente in Provincia, e 218 quote per inserimenti residenziali temporanei, pari allo 0,43%. Nel 2023, si osserva un ulteriore aumento con 648 quote elargite per inserimenti permanenti, corrispondenti all'1,28% della popolazione anziana over 65, e un significativo incremento delle quote per inserimenti temporanei a 321, pari allo 0,64%. Questi dati mostrano una crescente domanda di servizi residenziali per anziani, sia permanenti che temporanei, nel corso del periodo considerato.