CULTURA E SPETTACOLI - 24 dicembre 2024, 08:20

ARS Teatrando: proseguono gli appuntamenti dedicati a a Marconi e il legame con il Biellese

28 e 29 dicembre i prossimi appuntamenti.

ARS Teatrando: proseguono gli appuntamenti dedicati a a Marconi e il legame con il Biellese.

Con due appuntamenti, previsti negli ultimi giorni dell’anno, entra nel vivo il tour della conferenza-spettacolo “Dall’alta montagna di Oropa – Guglielmo Marconi e il Biellese”, che ha debuttato a metà dicembre alla Domus Laetitiae.

Ideato dallo storico Danilo Craveia e realizzato da registi e attori di Teatrando, l’appuntamento celebra il 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi. Tra fedeltà filologica e ironia, le tre scene teatrali e gli interventi di approfondimento raccontano la figura dell’illustre scienziato e inventore, in relazione al suo rapporto con luoghi e personaggi biellesi.

Nato a Bologna il 25 aprile del 1874, Marconi sviluppò quel sistema di telecomunicazione a distanza, via onde radio, che gli valse il «Nobel per la Fisica» nel 1909 e che è alla base della radio, della televisione e di tutti i moderni sistemi che utilizzano le comunicazioni senza fili. Con la madre e il fratellastro Luigi, nell’estate del 1894, soggiornò in uno degli stabilimenti idroterapici di Andorno e frequentò altri luoghi del territorio e in particolare il Santuario di Oropa. Come si legge sulla targa posta sotto la Porta Regia di Juvarra, fu proprio al Santuario che ebbe l’intuizione “che l'uomo potesse trovare nello spazio nuove energie, nuove risorse e nuovi mezzi di comunicazione”. Questo episodio è ricordato anche da Giuseppe Deabate, giurista e poeta vercellese, nel suo “Canto d’Oropa”. Il professor Vincenzo Rosa, suo insegnante e tra i primi a riconoscerne l’ingegno, era inoltre originario di Selve Marcone ed è l’unica persona che Marconi citò nel discorso che tenne a Stoccolma ricevendo il Nobel.

Tutti questi spunti ispirano le scene che, su testi dello stesso Craveia, hanno sempre per protagonista Marconi, colto in tre diversi momenti della sua vita. Nella prima, un Marconi diciassettenne (Alessandro Celli) incontra proprio Vincenzo Rosa (Paolo Zanone), invitato dalla madre Annie Jameson (Veronica Rocca) a seguire il figlio nello studio delle sue “diavolerie” fatte di “fili e scintille”. Alle preoccupazioni della madre per questo figliolo così “taciturno e distante” fa da contraltare l’attenzione del professore per quello che considera invece un ragazzo dalla mente brillante.

Nella seconda il giurista e poeta Giuseppe Deabate (Giuseppe Marrone), ricorda il suo incontro con un Marconi ventenne (Luca Meo) e in particolare il giorno in cui, visitando insieme la Cappella del Paradiso, quella posta più in alto nel percorso del Sacro Monte di Oropa, il giovane ebbe l’intuizione per l’invenzione della radio.

Nella terza, un Marconi maturo (Mattia Pecchio) commenta quello stesso episodio, partendo dalle parole di una lettera che sta scrivendo e chiudendo il cerchio narrativo con un monologo dai toni ironici.

Ogni scena offre a Danilo Craveia lo spunto per ulteriori approfondimenti e curiosità. Lo storico sottolinea soprattutto come Marconi, celebrato in tutto il mondo per la sua invenzione, non goda in Italia della stessa attenzione: “Quando venne nel Biellese, fu percepito come un ragazzo strano. Quando morì nel 1937 era l’uomo più famoso del mondo. Il Fascismo ne fece un simbolo e ogni elemento legato a questa sua stranezza, considerata una fragilità, fu cancellato dalla sua biografia. All’epoca il 25 aprile era festa nazionale perché era il giorno della nascita di Marconi e naturalmente perché non c’era ancora stata la Liberazione. La celebrazione da parte del Fascismo lo ha poi relegato tra i personaggi scomodi».

Partendo dal legame con il territorio biellese e concentrandosi quindi soprattutto sulla giovinezza di Marconi, la conferenza-spettacolo permette di andare oltre tutto questo, valorizzando la genialità dell’inventore.

Il tour prosegue nel 2025

Nel nuovo anno sono previsti i seguenti appuntamenti: a Biella a Palazzo Gromo Losa al Piazzo, domenica 5 gennaio alle 17.00; a Selve Marcone nella sede del Circolo, lunedì 6 gennaio alle 16.00; a Valdilana al Teatro Giletti, sabato 11 gennaio alle 21.00; a Lessona al Teatro Italia, martedì 21 gennaio (matinée per le scuole) e sabato 25 gennaio alle 21.00; a Valdilana (Mosso) all’Auditorium Gae Aulenti, martedì 18 febbraio matinée per le scuole); a Tavigliano, venerdì 21 Febbraio alle 21.00; a Masserano al Teatro Comunale, sabato 15 marzo alle 21.00.

Il progetto è sostenuto da un bando della Fondazione Crb e realizzato in collaborazione con i Comuni e le realtà coinvolte. L’ingresso è gratuito e non occorre prenotare.

C.S. ARS Teatrando, G. Ch.