Nel 1973 non era ancora un'Accademia ma un istituto musicale di base. Nel 1984 è nata l'Accademia Lorenzo Perosi che dal 2025 rilascerà titoli equipollenti alle lauree, seconda scuola in Italia con questa possibilità, prima c'era solo Imola. Riconoscimento importante per l'istituto, ma anche attrattore importante per il Biellese, che si troverebbe ad avere così più residenti provenienti non solo da fuori provincia, ma da ogni parte del mondo.
Questa è la storia del Perosi, da anni alla ricerca di professori conosciuti nel panorama europeo per invitarli a venire a insegnare nel nostro territorio, scelta che è valso il richiamo nel biellese di molti studenti da ogni parte d'Italia che per studiare musica fino a quel momento dovevano andare a studiare all'estero, a Parigi piuttosto che Londra o in Germania. Negli anni successivi sono addirittura aumentati gli studenti stranieri che sono venuti a Biella, che a loro volta attraevano studenti stranieri.
“Ad un certo punto – spiega il direttore Stefano Giacomelli – siamo arrivati ad avere fino al 60% di studenti stranieri. Ora le cose si sono riequilibrate, ma i ragazzi stranieri arrivano da ogni dove, dalla Spagna, Cina, Corea, Russia, Ucraina”.
Oggi attraverso questo riconoscimento tutti i ragazzi anziché frequentare l'Accademia Perosi piuttosto che l'Accademia o il conservatorio di Lugano, potranno ottenere il titolo di studio qui a Biella. “Questo – prosegue Giacomelli -, significa che il nome di Biella andrà in giro per il mondo perchè queste persone potranno laurearsi nel nostre territorio, mentre prima potevano ottenere solo il diploma accademico e la laurea magari a Lugano”.
Qualche numero: “Ora all'Accademia sono iscritti 250/300 studenti dipende dagli anni – conclude Giacomelli - , con questa novità l'idea è quella di arrivare ad avere almeno un centinaio di iscritti in più nel prossimo biennio, e poi salire almeno a 500 nel corso degli anni successivi. La differenza sostanziale è però che questi studenti sarebbero residenti qui, a Biella, mentre per ora gli allievi viaggiano”.