/ Animalerie

Animalerie | 29 dicembre 2024, 09:24

Salvaguardia degli animali: “Alla natura i suoi spazi legittimi”

Salvaguardia degli animali: “Alla natura i suoi spazi legittimi”.

Salvaguardia degli animali: “Alla natura i suoi spazi legittimi”.

UTI per tutti Unione Tutela Individui, il Centro di Recupero Ricci "La Ninna" e LAV, insieme ad altri 11 cittadini, questi ultimi aderenti al comitato locale "Salviamo il Meisino" stanno lottando ancora per salvare la Riserva del Meisino, la zona di protezione speciale e tutti gli animali abitanti, infatti non molti lo sanno ma sono diverse le specie selvatiche e protette che hanno le proprie tane all'interno dell'area.

Gli animali dei boschi sono: tassi, volpi, scoiattoli, pipistrelli, faine, falchi, aironi, picchi, molti altri ed è essenziale proteggere ognuno di loro.
Le operazioni di cantierizzazione sono in grado di provocare spavento, allontanamento, dispersione e morte. Il progetto al suo interno prevede l'aumento del carico antropico in un'area già di per sè resa troppo fruibile e con vincolo idrogeologico.
Le associazioni protezionistiche sono consapevoli del fatto che alcune delle modifiche progettuali richieste siano state apportate ma tutto ciò ancora non basta.
È necessario regalare alla natura spazi, habitat e rifugi sicuri.
Ci sono alberi ripariali, ambienti prioritari, i boschi alluvionali e umidi fungono da CASSA di espansione naturale durante le esondazioni, ci sono nascondigli, tane sotterranee, vite attive di notte e che di giorno riposano e molti animali in letargo.

Le associazioni in seguito a mesi di diffide, istanze, tavolo tecnico comunale, contatti con Ispra e Ministero non intendono fermarsi e intervengono unicamente a favore di animali, habitat e persone fragili.
È sempre più urgente che si arrivi a chiudere le zone umide e quanta più area possibile della ZPS "zona di protezione speciale" istituita a livello Comunitario.
Torniamo a dare alla natura i suoi legittimi spazi senza che ci sia l'invasione umana.
L'area anche oggi è resa troppo fruibile e con il progetto la situazione potrebbe peggiorare rendendo possibile l'accesso in zona umida a 20 persone per ogni ingresso.
Le associazioni chiedevano di salvare animali, boschi, di rimuovere sport in zona protetta, grigliato metallico e di apporre telecamere nel sito più delicato, dando l'opportunità di visionare foto e video della fauna e molto altro.
Siamo felici del fatto che il Comune abbia ascoltato in parte le nostre richieste, il fatto che fossero legittime lo testimonia la variante ma ancora una volta non basta.

Oggi nella Riserva dei Meisino
Il cantiere spaventa gli animali, la cittadella dello sport apporterebbe un carico umano con impatti sonori e di fruizione gravissimi oltre alla possibile distruzione del corridoio ecologico.
Aggiungiamo inoltre un fatto importante: le associazioni hanno chiesto il censimento faunistico in quanto su questo aspetto si reputa ci sia carenza a causa forse dei tempi stretti.
Gli animali non conoscono le tempistiche progettuali e le scadenze.
Impariamo a rispettare e a conoscere le peculiarità specifiche che ci affascinano, anche nella prospettiva di studi e possibili attività didattiche. 

Approcciamoci alla Riserva come tale.
Creiamo un avamposto sicuro in sinergia con la biodiversità.
La città di Torino è ancora in tempo a dare l'esempio, ma ora sarà il Giudice a entrare nel merito della questione.
Le associazioni attendono, in atteggiamento positivo. 

Redazione, G. Ch.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore