La fine dell'anno è quel momento magico (e spesso un po' delirante) in cui l'umanità intera, a prescindere da latitudine e longitudine, si ritrova unita in un’unica missione: buttare fuori il vecchio e accogliere il nuovo con un misto di speranze, superstizioni e... stranezze.
Ma come festeggiano il Capodanno in giro per il mondo? Scopriamolo, perché mentre tu stappi lo spumante, c’è qualcuno che salta da una sedia con un melograno in mano.
Italia: lenticchie e mutande rosse
Partiamo da casa nostra, dove le lenticchie sono le vere protagoniste della serata. La leggenda dice che ogni lenticchia mangiata porterà denaro nel nuovo anno. Certo, nessuno ti garantisce che saranno banconote, ma tentar non nuoce. E poi ci sono loro, le famose mutande rosse: indossarle a Capodanno è come un abbonamento premium alla fortuna e all’amore. Non è chiaro se funzioni davvero, ma di sicuro è un ottimo argomento di conversazione.
Spagna: dodici chicchi d’uva, dodici desideri
In Spagna, il countdown di mezzanotte non è una semplice questione di numeri. Allo scoccare di ogni rintocco, gli spagnoli mangiano un chicco d’uva (attenzione: uno per ogni mese dell'anno). Chi riesce nell’impresa entro l’ultimo dong della campana avrà fortuna e felicità. Chi si ingozza e rischia il soffocamento, invece, avrà un Capodanno... memorabile.
Danimarca: piatti rotti per fortuna
Se a casa tua il Capodanno finisce con un piatto rotto, probabilmente è colpa di un brindisi maldestro. In Danimarca, invece, è tutto voluto. Tradizione vuole che si lancino piatti contro la porta di amici e vicini per augurare buona fortuna. Più cocci ci sono davanti alla tua casa, più fortunato sarai. Occhio, però, a non colpire il vicino che ha appena finito di riverniciare la porta.
Brasile: bianco e onde da cavalcare
In Brasile il Capodanno si veste di bianco. Letteralmente. Tutti indossano abiti bianchi come simbolo di purezza e speranza. Ma non finisce qui: chi vive vicino alla costa si avventura in spiaggia per saltare sette onde, una per ogni desiderio da esprimere. È una scena poetica... almeno finché non arriva un'onda più grande del previsto e ti bagna tutto l’abito bianco.
Filippine: cerchi ovunque
Nelle Filippine il Capodanno è dedicato ai cerchi, simbolo di prosperità e denaro. Si indossano vestiti a pois, si mangiano frutti rotondi e si collezionano oggetti circolari. Insomma, tutto deve ricordare una moneta. Se hai intenzione di celebrare lì, lascia a casa i vestiti a righe: potresti sembrare fuori tema.
Giappone: i 108 rintocchi
In Giappone il Capodanno è una questione zen. I templi buddisti suonano 108 rintocchi di campana per rappresentare i desideri terreni da purificare. La cerimonia si chiama Joya no Kane ed è un momento di riflessione e serenità. Certo, se vieni dall'Italia e hai appena mangiato un pentolone di lenticchie, potrebbe essere un’esperienza... lenta e contemplativa.
Sudafrica: attenti agli elettrodomestici
Se ti trovi a Johannesburg, attenzione agli oggetti volanti. Qui è tradizione liberarsi delle vecchie cose lanciandole dalla finestra, elettrodomestici inclusi. È il modo locale di dire “fuori il vecchio, dentro il nuovo”. Certo, meglio non passeggiare sotto i palazzi quando qualcuno ha deciso di dare una svolta drastica al proprio arredamento.
Ecuador: il rogo dei "viejos"
In Ecuador, per salutare il vecchio anno si bruciano fantocci, detti años viejos, spesso raffiguranti personaggi famosi, politici o simboli di sfortuna. È un modo simbolico (e un po’ pirotecnico) per lasciarsi alle spalle le difficoltà e fare spazio alle speranze per l’anno nuovo. Occhio solo al vento: niente rovina il Capodanno come un falò fuori controllo.
Grecia: il melograno della fortuna
In Grecia il melograno è un portafortuna, ma non si limita a essere messo in tavola. A mezzanotte si lancia con forza contro un muro o una porta. Più semi si spargono, maggiore sarà la fortuna nel nuovo anno. Il problema è che qualcuno poi deve pulire, ma dicono che la fortuna valga lo sforzo.
Ogni paese ha il suo modo unico e bizzarro di celebrare il Capodanno, ma c’è un filo rosso che ci accomuna tutti: la speranza che l’anno nuovo porti con sé qualcosa di migliore. Che tu stia mangiando lenticchie, chicchi d’uva o lanciando melograni contro il muro, l’importante è iniziare con un sorriso e, magari, una bottiglia di bollicine pronta da stappare. Salute! 🥂