Con il termine liquidità si intende quella parte del patrimonio che deve essere immediatamente disponibile in caso di necessità. Non è indispensabile che questa sia detenuta sul conto corrente o, peggio ancora, in contanti a casa: l’importante è che, se investita, possa essere svincolata rapidamente, senza subire perdite in conto capitale o penali.
Per comprendere meglio il ruolo della liquidità, è utile suddividerla in due categorie principali, ognuna con soluzioni di gestione specifiche: liquidità per la gestione quotidiana e liquidità da investimento.
Liquidità per la gestione quotidiana
Questa parte del patrimonio è destinata alle spese correnti e funge da riserva per far fronte a eventuali imprevisti. È l’unica componente del capitale che può non essere protetta dall’inflazione, anche se esistono strumenti che offrono una certa protezione. Ecco alcune opzioni:
· Conto corrente non retribuito: è consigliabile mantenere su questo tipo di conto solo una piccola parte della liquidità, con una giacenza media annua inferiore a 5.000 euro per evitare l’imposta di bollo di 34,20 euro.
· Conto corrente retribuito: alcune banche offrono rendimenti interessanti. Ad esempio, BBVA propone un rendimento annuo lordo del 3,5% fino a giugno 2025. Anche qui, è bene mantenere la giacenza sotto i 5.000 euro.
· Conto deposito non vincolato: è una soluzione interessante per ottenere buoni rendimenti senza vincoli. Alcuni esempi di banche che offrono queste opzioni sono Cherry Bank, Banca Progetto e Banca Aidexa. Attenzione ai tempi di latenza tra la richiesta del denaro e l’effettivo versamento.
Per ottimizzare la gestione della liquidità quotidiana, è possibile combinare più soluzioni in base alle proprie esigenze.
Liquidità da investimento
Questa componente del patrimonio è riservata agli investimenti, in particolare all’interno di portafogli diversificati. Ha due principali funzioni:
· Mitigare la volatilità degli investimenti, garantendo un minimo ritorno.
· Fungere da riserva per sfruttare opportunità di ingresso nei mercati o approfittare di storni significativi.
Oltre alle soluzioni già menzionate, per la liquidità da investimento si possono utilizzare:
· Obbligazioni statali a breve termine: preferibilmente BTP con durata residua inferiore a un anno, che offrono vantaggi fiscali.
· ETF su investimenti a breve termine: un esempio è l’ETF Xtrackers II EUR Overnight Rate Swap UCITS ETF 1C (codice ISIN LU0290358497), che replica il rendimento degli strumenti a breve termine.
Entrambe queste opzioni sono facilmente liquidabili e trasferibili su altri asset d’investimento, se necessario.
Conclusioni
Detenere liquidità su un conto corrente non retribuito è sconsigliabile, in quanto comporta una perdita di potere d’acquisto. È preferibile adottare soluzioni che proteggano almeno in parte dall’inflazione.
Infine, obbligazioni e ETF dovrebbero essere riservati esclusivamente alla liquidità da investimento e non utilizzati per la gestione quotidiana.
Una corretta pianificazione della liquidità, suddivisa tra gestione quotidiana e investimento, è fondamentale per ottimizzare il proprio patrimonio e rispondere con flessibilità alle esigenze finanziarie.
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Andrea Fabbris – Consulente Finanziario Indipendente
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