Le montagne biellesi, come molte altre località alpine, si trovano oggi di fronte a una sfida epocale: il cambiamento climatico. L'innalzamento delle temperature e la riduzione dell'innevamento naturale stanno trasformando un settore economico che ha per decenni rappresentato un pilastro per il territorio e per tutta l’area montana. Questo aspetto, nel giro di pochi anni, potrebbe decretare la crisi del turismo invernale con significative ripercussioni sull’indotto complessivo e l’abbandono delle strutture.
Secondo le previsioni climatiche, entro il 2050 molte stazioni sciistiche a bassa e media quota potrebbero non essere più in grado di garantire la neve necessaria per gli sport invernali. Già oggi, a causa dell’imprevedibilità e dei cambiamenti repentini delle temperature, è possibile riscontrare una crescente dipendenza dall’innevamento artificiale, con un significativo aumento dei costi di gestione e mantenimento delle piste da sci. Da non sottovalutare l’impatto che queste pratiche hanno sull’ambiente e la parziale inefficacia della pratica dovuta al rapido scioglimento. Costose infrastrutture legate ai trasporti, comprese le stesse strade per il raggiungimento delle attrazioni, segnerebbe inevitabilmente l’economia montana colpita, conseguentemente, dalla diminuzione dei visitatori anche in altre stagioni.
Il problema non è solo una minaccia per l’economia locale, ma una drammatica tendenza globale destinata ad aumentare le perdite economiche legate alla chiusura anticipata delle stagioni sciistiche. Il futuro degli sport invernali risiede nella riqualificazione: non tutto è perduto, ma secondo le previsioni occorre agire in fretta, offrendo ai turisti nuovi motivi per restare.
Il territorio biellese possiede caratteristiche uniche che possono favorire questa transizione, grazie ad un patrimonio naturalistico straordinario. Trekking, camminate, mountain bike o sci d’erba, rappresentano un’alternativa ideale per lo sfruttamento degli impianti di risalita non solo d’inverno, ma anche nella stagione estiva. Il Biellese, come dimostrato in occasione di piccoli e grandi eventi diffusi, genera un elevato interesse per tutto ciò che concerne la natura, lo sport ed il paesaggio, attirando ogni anno migliaia di visitatori anche da fuori regione. Anche il settore enogastronomico, se valorizzato adeguatamente con il supporto delle istituzioni e la sinergia fra gli attori sul territorio, offre grandi opportunità.
La diversificazione dell'offerta turistica ha già riscosso successo in altre regioni e grazie alla varietà del paesaggio del nostro territorio, come evidenziato dai progetti “pilota”, sappiamo che la transizione è possibile. Il turismo sostenibile può rappresentare una risposta concreta: la posta in gioco è alta, ma occorre trasformare la crisi in opportunità.