Un 2024 da ricordare, con numeri lusinghieri per l'Associazione Casa Museo dell'Alta Valle del Cervo.
Nell'anno appena trascorso, sono stati 500 i visitatori durante le domeniche di apertura estiva e 280 le presenze con visite di gruppo: tra questi, si annoverano centri estivi, studenti di diverse scuole, associazioni con progetti ad essi collegati (come quelli legati agli ipovedenti). Perfino rappresentanti dal comune gemellato di Rennes-le-Château. Anche le 4 aperture serali hanno riscosso una buona affluenza, con il passaggio di altre 60 persone, giunte a Rosazza per scoprire la storia e le tradizioni della Bursch.
Inoltre, hanno avuto luogo alcune visite guidate in lingua (francese e inglese) e, nel corso dell'anno, la Casa Museo è stata citata come luogo da visitare in una guida tedesca del GTA. Dati che hanno soddisfatto la presidente Daniela Casale che, nel suo bilancio di fine anno, ha ricordato le attività e le collaborazioni che sono state svolte durante il 2024 come ad esempio il corso di costruzione delle piccole ceste con Vittorio Sella Sorbet; la mostra sulle Meridiane nella sala Nello Casale, confermata anche per il 2025.
Grande successo ha riscosso il progetto di realtà virtuale – Storie di Pietra – che ha comportato una serie di sopralluoghi per la valle, la revisione dei testi degli autori, la partecipazione delle Valëtte in Gipoun quali comparse e la supervisione delle riprese presso la Casa Museo. “Non va dimenticato – sottolinea Casale – il progetto Contiamo su di noi di Storie di Piazza che ha realizzato un bel video nel paese di Rosazza ed alla Casa Museo, con la regia di Maurizio Pellegrini. Ricordiamo che per la Valle dell’Acqua, a cura e spese della Casa Museo, è avvenuta la proiezione del film 'Dearreire l’ourizont' girato a Combuscuro e proiettato presso la Chiesa Valdese di Piedicavallo con due repliche che hanno avuto molto successo di pubblico arricchite dalla presenza di un componente dell’associazione culturale provenzale e dei figli dell’indimenticato Tavo Burat, tramite culturale tra il biellese e le Valli Provenzali”.
Particolare menzione la merita il progetto Voci dalla Bürsch, reso possibile dal contributo ricevuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio Biella. “Consiste – spiega Casale - nell’ intervistare, riprendendo le persone meno giovani che hanno tanto da raccontare sulla Bürsch; il materiale così raccolto verrà in toto archiviato, dalla Casa Museo e in parte rielaborato per creare dei brevi video da pubblicare sui canali social. Proseguono anche le attività in corso di catalogazione di tutti gli oggetti con la previsione di riversamento sul portale del Centro di Documentazione Alta Valle del Cervo La Bürsch di tutto l’archivio di schedature e di fotografie digitali in alta definizione della Casa. Ci sono molte idee per le attività del 2025 che verranno prese in esame per concretizzarle a partire dalla prossima primavera”.