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Valle Elvo | 08 gennaio 2025, 06:50

Bosco del Vallino, inizia un nuovo capitolo. Sindaco: “Tante idee ma un obiettivo: torni alla comunità di Mongrando”

Tra i progetti al vaglio una nuova rappresentazione della Natività con interventi di messa in sicurezza.

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Bosco del Vallino, inizia un nuovo capitolo. Sindaco: “Tante idee ma un obiettivo: torni alla comunità di Mongrando”

Il Bosco del Vallino, luogo suggestivo e immerso in un angolo di verde senza tempo, tornerà a diventare presto meta di visite ed eventi culturali.

La conferma arriva dall'amministrazione comunale di Mongrando, reduce dal grande successo della mostra dal titolo “Il risveglio del Vallino”, che ha richiamato in paese circa 200 persone in 4 giorni di allestimento. “Il segno evidente – sottolinea il sindaco Michele Teagno – che c'è grande interesse intorno a quest'area. In tanti sono giunti a Mongrando per riscoprire la bellezza e il valore del Bosco del Vallino. Tutta la giunta e i consiglieri di maggioranza hanno creduto in questo progetto, attraverso l'esposizione e la condivisione di foto storiche e oggetti di valore legati a questo luogo. La rassegna ha sicuramente suscitato attenzione e partecipazione”.

La storia del Bosco del Vallino risale al 1975, quando alcuni abitanti di Mongrando, accomunati dall’interesse per la natura e l’ambiente in generale, decisero di riunirsi, guidati da Lelio Rettuga, per dare vita all’Associazione Amici della Natura e dedicare parte del loro tempo libero allo studio della flora e della fauna del Biellese, con particolare riguardo alla zona compresa tra la Serra ed Ivrea, il lago di Viverone, la Bessa e le zone collinari circostanti. E proprio in quel periodo venne l'idea di realizzare la prima rappresentazione del Presepio Vivente del Vallino, avvenuta nel Natale 1977 e ambientata nella piccola e suggestiva valletta del rio Omara di Mongrando Curanuova.

Momenti rimasti incastonati nella memoria collettiva della cittadinanza, come confermato dal primo cittadino: “La mostra ha avuto il merito di risvegliare emozioni e ricordi di un tempo passato ma rammentato sempre con commozione e affetto. Da lì, la volontà di realizzare progetti che possano dare inizio a nuovi capitoli per questa storia”.

Come ad esempio, una nuova rappresentazione della Natività all'interno del Bosco del Vallino. “Realizzarla come in passato è molto difficile, specialmente con le normative vigenti – ammette Teagno – ma se fosse statico, con sculture in legno, potrebbe essere fattibile. Ricordo, infatti, che l'area è chiusa al pubblico dal maggio 2023, come da ordinanza, con cartelli che vietano il passaggio. Per farlo tornare al suo antico splendore occorre però una sinergia con i privati, proprietari dei terreni confinanti alle casette, che ricadono sotto la competenza del Comune. A ciò si aggiungerà una serie di interventi di messa in sicurezza non più procrastinabili, con l'obiettivo di accogliere scolaresche, visitatori e iniziative culturali. Ricordo che l'area è chiusa al pubblico dal 2021, con cartelli che vietano il passaggio. Vogliamo che il Bosco del Vallino sia valorizzato tornando ad essere utilizzato dalla comunità”.

g. c.

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