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CRONACA | 11 gennaio 2025, 10:40

Truffe telefoniche, per sventare il pericolo occorre conoscere le ultime tendenze

Truffe telefoniche, per sventare il pericolo occorre conoscere le ultime tendenze.

Truffe telefoniche, per sventare il pericolo occorre conoscere le ultime tendenze.

Continuano senza sosta messaggi sospetti e parenti improbabili che bombardano le chat di messaggi fraudolenti: richieste di aiuto, falsi consulenti, promettenti annunci di lavoro e inviti all’azione per tutelare le proprie finanze. La legge dei grandi numeri vuole che prima o poi qualcuno ci caschi, ma per sventare il pericolo, talvolta, è sufficiente conoscere le ultime tendenze.

Secondo le ultime segnalazioni biellesi sono frequenti i contatti esteri che inviano su Whatsapp messaggi inattesi: “Ciao!” / “Salve, posso parlarle un attimo?” / “È lei…” / “È questo il numero di…” Provenienti da Nigeria, India, Burkina Faso e Indonesia, sono tutti italianissimi o falsi connazionali all’estero. Per sembrare più convincenti possiedono immagini di profilo chiare e riconoscibili, spesso frutto della fantasia dell’intelligenza artificiale, che a livello di dettaglio sarebbe in grado di ingannare un fotografo. Persone realistiche e totalmente inventate che vogliono mettersi in contatto con il mondo intero e non solo per necessità, a volte anche per diletto: “Salve, è libero? Mi piacerebbe parlare…”

Fra le tecniche più comuni, che ci destabilizzano almeno per un istante, troviamo richieste di aiuto che richiedono particolare urgenza: amici e parenti in difficoltà, offerte imperdibili “solo per oggi” e falsi consulenti che tengono particolarmente al nostro patrimonio e promettono di tutelarci. Fra gli ultimi: “L’abbiamo contattata più volte in questi giorni per questioni che la riguardano, contatti subito il numero…” e coda di paglia a parte, qualora ci fosse una reale urgenza di carattere privato o economico, il dubbio potremmo averlo tutti.

Diffidare dalle Forze dell’Ordine o dipendenti comunali che scrivono sms, perché come evidenziato dalle Forze dell’Ordine (quelle vere), non utilizzano questi canali per ricevere informazioni personali. Fra i principali accorgimenti divulgati dai Carabinieri: “Diffidare, evitare distrazioni e non fornire confidenza se non si posseggono dimostrazioni concrete, rappresentano accorgimenti semplici ma preziosi che nella maggioranza dei casi fanno la differenza”.

Nonostante gli sforzi delle istituzioni, il numero e la varietà delle truffe continuano a crescere. Proteggersi richiede non solo attenzione e consapevolezza, ma anche la capacità di diffondere queste informazioni tra le fasce più vulnerabili della popolazione.

Come negli abiti, a ogni stagione la sua fregatura e se non volete cadere nella trappola dei malintenzionati, anche in questo caso occorre diffidare dalle imitazioni!

G. Ch.

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