/ Benessere e Salute

Benessere e Salute | 14 gennaio 2025, 18:00

Paolo Forno, dolori articolari intolleranze alimentari e il trattamento Naet

Sono da poco passate le Feste, periodo in cui tradizionalmente si mangia più del dovuto e cibi non proprio salutari.

Paolo Forno, dolori articolari intolleranze alimentari e il trattamento Naet

Paolo Forno, dolori articolari intolleranze alimentari e il trattamento Naet

Sono il dottor Paolo Forno, chinesiologo, osteopata D.O. e preparatore atletico professionista, titolare dello studio Scienza dello Sport di Biella (www.scienzadellosport.it), in cui esercito la mia professione da quasi 25 anni.

Dopo i precedenti articoli in cui presentavo la terapia Naet (clicca quie la sensibilità al glutine (clicca qui), in questo voglio illustrare la correlazione esistente fra i dolori articolari e le intolleranze alimentari.

Sono da poco passate le Feste, periodo in cui tradizionalmente si mangia più del dovuto e cibi non proprio salutari.

Questo comporta un sovraccarico di tossine nel corpo che fa riemergere sintomi pregressi o apparirne altri che non si erano mai manifestati prima, tra i quali dolori articolari, come mal di schiena, alle spalle, collo bloccato, anche e ginocchia dolenti ecc.

Fino ad alcuni anni fa, questi dolori venivano catalogati generalmente nella parola reumatismi.

Oggi questa terminologia è caduta un po' in disuso, soppiantata dal nome di ogni singola patologia reumatica.

Si potranno avere delle problematiche infiammatorie o degenerative che interessano le articolazioni, le cartilagini, i tendini, i legamenti, le borse e capsule articolari, i muscoli e il tessuto connettivo.

Si possono annoverare molte di queste patologie, le più diffuse, distinte tra patologie infiammatorie e autoimmuni sono generalmente:

-artrosi,

-artrite reumatoide,

-artrite psoriasica,

-fibromialgia,

-lupus eritematoso sistemico (LES),

-borsite,

-tendinite,

-spondilite anchilosante,

-gotta

-osteoporosi (anche se non è una malattia infiammatoria, viene fatta rientrare fra le patologie reumatiche)

I sintomi sono, oltre al dolore, la limitazione dei movimenti dovuta al fastidio e al gonfiore e a volte, in fase avanzata, alla deformazione delle articolazioni colpite.

Inizialmente, si dà la causa al freddo, ad un eventuale movimento sbagliato, al sollevamento di qualche peso di troppo, o…all’anno in più appena festeggiato….

A volte possono riguardare anche gli organi interni: cuore, reni, polmoni, vasi sanguigni, intestino, occhi, la pelle, in modo più o meno marcato. In questo caso si tratterà di reumatismi extra-articolari.

Alle persone colpite, oltre al dolore e alla conseguente riduzione funzionale della capacità lavorativa, sportiva e nella vita in generale, subentra anche, un generale stato d’ansia e depressione, perché spesso, malgrado le cure, non si riesce a risolvere il problema in modo soddisfacente o definitivo, soprattutto per quanto riguarda le patologie autoimmuni. L’infiammazione di basso grado, chiamata più specificatamente infiammazione cronica sistemica di basso grado (ICSBG), è una condizione patologica in cui i normali meccanismi infiammatori del sistema immunitario, anche se a livelli bassi, restano sempre attivi. 

Questa situazione può rimanere silente per anni, ma con l’accumularsi delle tossine, si manifesta all’improvviso, con dolori locali o in modo sistemico, cioè, riguardare vari distretti dell’organismo.

Negli ultimi anni, l’infiammazione di basso grado, è diventata una problematica che affligge sempre più persone. Questo processo si innesca spesso a causa di abitudini alimentari scorrette, che favoriscono l’instaurarsi di un’intolleranza da parte dell’organismo, il quale cerca di liberarsi dalle tossine di questi alimenti non sopportati, accumulandole in alcuni distretti o “bruciandole”.

L’infiammazione di basso grado, molto frequentemente, è la base di partenza delle problematiche di salute sopraelencate, caratterizzate da uno stato di malessere locale o sistemico, tra cui i dolori articolari e i reumatismi in generale.

Quel mal di schiena sopraggiunto un mattino al risveglio, la fibromialgia che “mi fa male dappertutto”, il gomito del tennista anche a chi non ha mai giocato a tennis, il terribile colpo della strega che ci blocca completamente in preda a dolori ed imprecazioni, l’artrite reumatoide che infiamma dolorosamente le articolazioni, una tendinite che non vuole attenuarsi, la cervicale e le spalle rigide ecc., sono spesso causate da un intestino che non riesce più a tollerare certi alimenti e “brucia” le loro tossine, creando questi fastidiosi e debilitanti sintomi che pregiudicano la quotidianità alla persona afflitta.

Con l’approccio terapeutico tradizionale, si tende a sopprimere il sintomo perché frequentemente, non si riesce a risalire alla causa che ha scatenato la problematica.

La terapia Naet è un metodo naturale per la rilevazione e il trattamento delle intolleranze alimentari e ambientali, non ricorre all'utilizzo di farmaci o di altri metodi invasivi, è assolutamente indolore e non ha nessun effetto collaterale.

Come ho spiegato negli articoli precedenti, mediante questa tecnica, si va a riprogrammare l’erronea risposta del sistema nervoso e del sistema immunitario alle sostanze cui il soggetto risulta ipersensibile.

Si andranno quindi ad intercettare le frequenze disturbatrici degli alimenti che favoriscono lo stato di malessere e le si reindirizzeranno, in modo da renderle compatibili con l’organismo della persona, facendo sì che il sistema immunitario non venga continuamente attivato, situazione che comporta uno stato infiammatorio perenne.

In seguito al trattamento Naet, le cellule ritorneranno a comunicare fra loro senza interferenze disturbatrici e la persona potrà ritrovare uno stato di salute e benessere.

Con il metodo Naet, l’organismo in sofferenza viene quindi trattato dal punto di vista frequenziale e non chimico o strutturale come avviene con l’approccio tradizionale 

Dopo poche sedute, la persona otterrà già dei benefici al suo stato di salute e in breve tempo vedrà ridursi notevolmente o anche sparire del tutto i fastidiosi sintomi che gli pregiudicavano lo stato di benessere.

Ribadisco che il trattamento non è invasivo, non prevede uso di farmaci o di aghi, non ha nessun effetto collaterale e non va in contrasto ad un’eventuale terapia farmacologia in atto, anzi a volte la coadiuva, alleviando eventuali ipersensibilità ai farmaci utilizzati e può essere ricevuto a qualsiasi età.

Cliccando qui https://www.scienzadellosport.it/Intolleranze-ambientali-alimentari.php si può vedere il mio intervento in una puntata di “Laboratorio salute” su Telecolor in cui dimostro la pratica nel dettaglio

informazione pubblicitaria

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore