Riceviamo e pubblichiamo:
"Siamo molto preoccupati di ciò che è successo al Carcere di Biella. Le rivolte sono il segno di un disagio profondo e della mancanza di attenzione verso i casi, che si ripercuote sul lavoro degli agenti di polizia penitenziaria, che in questo caso sono stati feriti. Al 31 dicembre i detenuti nel nostro carcere erano 502, a fronte di una capienza regolamentare di 394 posti: una condizione di sovraffollamento che non permette il recupero della persona e di attuare, di concerto con la società civile, progetti a medio-lungo termine utili anche ad aumentare la sicurezza fuori e dentro l'istituto.
Chiediamo alla Garante Boccadelli di venire a riferire in Comune sullo stato delle cose, e chiediamo un maggior coordinamento con le associazioni per rendere effettive le misure alternative: la sicurezza passa anche da queste iniziative".