Le opere di Michelangelo Pistoletto in mostra a New York. Lévy Gorvy Dayan è lieta di annunciare la significativa mostra personale Michelangelo Pistoletto: To Step Beyond, organizzata in collaborazione con Galleria Continua. Questa importante esposizione presenterà dipinti e sculture che abbracciano la pratica dell’artista biellese dagli inizi degli anni Sessanta fino a oggi, mettendo in luce la radicalità della sua opera in evoluzione. Nelle parole di Pistoletto: “Se l’arte è lo specchio della vita, allora io sono il creatore di specchi.”
To Step Beyond metterà in evidenza l’uso dello specchio nella pratica artistica di Pistoletto, a partire dal dipinto storico Uomo grigio di schiena (1961). Nei Quadri specchianti (1962–), che seguirono, Pistoletto attivò spazio, prospettiva e dimensione, rivoluzionando il rapporto tra l’opera d’arte e lo spettatore. Tracciando l’evoluzione delle sue opere specchianti del dopoguerra fino alla loro forma finale in acciaio inossidabile altamente lucidato, la mostra presenterà esempi delle sue prime figurazioni fotografiche e serigrafiche come Scala (1964) e Attesa n.1 (1973), oltre al recente autoritratto QR Code Possession – Autoritratto (2019–23) e a dipinti specchianti inediti creati appositamente per l’occasione.
In anteprima presso Lévy Gorvy Dayan sarà esposta la più ampia opera della serie Color and Light (2024) mai realizzata dall’artista, concepita come un’installazione immersiva per lo spazio della galleria Beaux-Arts al numero 19 di East 64th Street. Iniziata nel 2014, la serie Color and Light attinge a temi di percezione, tempo, storia e tradizione che attraversano l’intera opera di Pistoletto. Qui, in cornici dorate, frammenti di specchio argentato e nero si stagliano su sfondi monocromatici audaci, con tonalità che spaziano dal rosso, arancione, giallo e verde al blu.
L’opera richiama gli inizi artistici di Pistoletto, dal suo uso della juta nei primi anni della sua carriera di pittore fino alla sua dichiarazione del 1962, primo anno dei suoi specchi: “Da una parte la tela, dall’altra lo specchio, con me in mezzo. Un occhio fissato sulla tela, l’altro sullo specchio. Se li guardi intensamente, gli oggetti si sovrappongono gradualmente: il mio ritratto nello specchio si trasferisce sulla tela rimanendo nello specchio, e la tela si trasferisce allo specchio diventando una cosa sola.”
Pistoletto una volta spiegò: “Qualche tempo fa ho scritto questa frase sul muro del mio studio: ‘Bisogna prepararsi all’essere.’ Ogni mia azione è in questa direzione.” Le sue opere più recenti e attuali rimangono fedeli a questo sentimento, dai suoi specchi scultorei che sviluppano i fondamentali Oggetti in Meno (1965–66) alle sue prismatiche pitture a olio su larga scala di codici QR, che sfruttano la tecnologia per promuovere le sue iniziative sociali e ambientali Terzo Paradiso e Formula della Creazione. L’arte di Pistoletto crea l’opportunità di confronto, riconoscimento e interazione—per riflettere, con le sue parole, sullo “stato delle cose” e andare oltre.