Cari giornalisti e operatori della comunicazione, in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono della stampa cattolica, desidero porgere a ciascuno di voi i miei auguri più sinceri e ringraziarvi per il prezioso lavoro che svolgete con dedizione, professionalità e spirito di servizio.
La vostra collaborazione è un pilastro fondamentale per costruire un'informazione che promuova la verità e il bene comune. Vorrei condividere con voi due semplici riflessioni.
La prima riguarda il silenzio, un elemento essenziale della comunicazione, come ricordava Benedetto XVI: “Il silenzio è parte integrante della comunicazione e senza di esso non esistono parole dense di contenuto.” Nell’era dell’iper-informazione, il silenzio può essere uno spazio prezioso per discernere ciò che conta davvero, per dare profondità alle parole e per evitare di contribuire a una saturazione che rischia di confondere e disorientare.
Il secondo spunto è sulla vocazione. Comunicare non è solo un mestiere, ma una chiamata a servire la verità e il bene comune. Il Giubileo è un’occasione per guardarsi dentro, riscoprire il significato del proprio lavoro e viverlo con rinnovato entusiasmo. Una comunicazione che nasce dalla vocazione è capace di toccare i cuori e trasformare il mondo.
Che San Francesco di Sales vi accompagni e vi guidi nel vostro impegno quotidiano.
Con affetto e gratitudine,