Ieri 23 gennaio la VI commissione del Consiglio Regionale ha approfondito i capitoli del bilancio 2025 relativi a Sport, Cultura e Politiche Giovanili. Una cosa è chiara, abbiamo capito chi sarà la vittima sacrificale del bilancio 2025: la cultura. I bilanci di cultura e sport escono falcidiati, con cospicue riduzioni sui contributi alle associazioni e agli enti di promozione sportivi, sia per le attività sia per l’impiantistica.
La cultura però è l’ambito più colpito, con tagli ad associazioni, enti, istituti culturali, compagnie teatrali professionali, biblioteche, soms, istituti storici della resistenza: nessuno si è salvato.
Meno 1.700.000 sui finanziamenti alle associazioni culturali
Meno 300.000 su tre capitoli al sistema delle Biblioteche e degli Istituti Culturali
Meno 50.000 all’editoria
Azzerati 368.000 per i beni ecclesiastici
Meno 100.000 ai sacri monti
Meno 30.000 agli ecomusei
Dimezzate da 250 a 120.000 per le SOMS
Meno 400.000 sui due capitoli spettacolo dal vivo
Meno 30.000 sui due capitoli degli istituti storici resistenza
Il totale delle risorse culturali cresce artificiosamente con le risorse PNRR, passando da 65 a 89 milioni, ma quelle risorse non potranno essere destinate alle attività ordinarie che vengono pesantemente tagliate: si tratta infatti di oltre 35 milioni di interventi di valorizzazione architettonica o paesaggistica sparsi sul territorio regionale.
L’assessore Chiarelli, vaso di coccio della giunta Cirio, esce con le ossa rotta da questo bilancio. “Con la cultura non si mangia” diceva Tremonti tempo fa, per Cirio e Chiarelli quei tempi non sono mai passati.