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AL DIRETTORE | 31 gennaio 2025, 12:20

Pronto Soccorso, un lettore: “Mia suocera di 88 anni rimandata a casa dopo ore di attesa, aveva una vertebra rotta”

E aggiunge: “Credo che l'utente medio meriti maggior rispetto e attenzione, specialmente se si tratta di persone anziane”.

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Pronto Soccorso, un lettore: “Mia suocera di 88 anni rimandata a casa dopo ore di attesa, aveva una vertebra rotta”

Riceviamo e pubblichiamo:

“Chi scrive trattiene a stento l'amarezza e lo sdegno per ciò che è accaduto nei giorni scorsi. La giornata di lunedì è iniziata con la brutta caduta di mia suocera, una donna di 88 anni. Fin da subito, ha avvertito un intenso e lancinante dolore tanto che l'abbiamo accompagnata al Pronto Soccorso per una visita. Siamo stati lì, in attesa, dalle 18 fino a mezzanotte. Poi il responso, inequivocabile: non ha nulla, prenda un antidolorifico e la situazione si risolverà.

Trascorrono un paio di giorni ma il dolore non scompare, anzi diventa sempre più forte. Così ci siamo recati dal nostro medico di base che, allarmato dalla situazione, ha consigliato di tornare di nuovo in Pronto Soccorso per una nuova visita. Stavolta i tempi di attesa si sono allungati: arrivati alle 11, il verdetto è arrivato in tarda serata, dopo opportune radiografie che hanno evidenziato la rottura di una vertebra e i valori del sangue completamente sballati. Per la notte, è rimasta in ospedale ma già l'indomani era ora di tornare a casa.

Credo che l'utente medio meriti maggior rispetto e attenzione, specialmente se si tratta di persone anziane. Ci siamo sentiti presi in giro”.

Carlo Cavaliere

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