Riceviamo e pubblichiamo in risposta alla lettera dello studio Grosso sull'assoluzione dell'amministrazione Ansermino del 29 gennaio.
"Per quanto riguarda l’assoluzione dell’amministrazione Ansermino, sono lieta, a nome della mia amministrazione, di sapere, soprattutto per i consiglieri, che siano stati assolti dall’accusa di danno erariale.Tuttavia, voglio precisare che la mia amministrazione non era coinvolta nel giudizio, anche se un consigliere di minoranza, nel 2017, ha ritenuto opportuno denunciarmi ingiustamente per l’apertura della scuola dell’infanzia statale nel 2016, facendomi subire di riflesso questa vicenda. È bene sottolineare che il Comune, anche ora, non è stato condannato.
Detto ciò, trovo curioso come l’amministrazione Ansermino fornisca una lettura parziale della sentenza. Dal punto di vista tecnico-giuridico, la delibera da lui adottata nel 2009, e il relativo contratto di fideiussione che ha personalmente firmato per garantire il mutuo bancario all’asilo, già allora in difficoltà economica, è stata dichiarata nulla perché non destinata a spese di investimento. E “nulla” significa contraria alla legge. Quindi, prima di accusare me e la mia amministrazione di superficialità, lo invito a fare un serio esame di coscienza, considerando anche il fatto che la mia amministrazione non ha adottato alcuna delibera in merito.
L’amministrazione Ansermino poi ritorna sulla chiusura dell’ex asilo privato, ripetendo lo stesso ritornello come un disco rotto. E allora merita ricordare i fatti:
quando il NUOVO CDA si è insediato, tra ottobre e dicembre 2015, ci siamo trovati di fronte a una situazione economica chiaramente disastrosa. Il precedente CDA, guidato dal signor Casalvolone, si era dimesso in tutta fretta, lasciando in eredità una realtà finanziaria al collasso, senza alcuna strategia per risanarla. Ricordo, quindi, i problemi principali dell’asilo privato:
- un crollo degli iscritti: nel 2010-11 erano 83, nel 2014-15 erano solo 33. Di conseguenza, anche gli incassi delle rette sono precipitati, con una media mensile di circa 5.200 euro appena, che sommata ai contributi regionali MIUR, al contributo comunale e varie offerte era insufficiente a coprire tutti i costi.
- debiti con l’INPS per mancati versamenti dei contributi ai dipendenti, con ravvedimenti operosi che hanno generato pesanti interessi di mora;
- gravi problemi strutturali: nonostante l’ammirevole impegno dei volontari; c'erano verbali dei Vigili del Fuoco che imponevano interventi per la sicurezza dei bambini, molti dei quali non realizzati probabilmente per mancanza di fondi;
- nel dicembre 2015 il nuovo CDA relazionò dettagliatamente la situazione e dopo un’analisi circostanziata, l’ente competente, la Provincia, nominò un’esperta commercialista per gestire l’asilo e tentare di risanarlo, ma nonostante gli sforzi l’esito fu assolutamente negativo e la Fondazione fu, inevitabilmente, poi messa in liquidazione;
- lo stabile dell’ex asilo e l’ex cinema non appartengono al Comune, ma la nostra amministrazione ha comunque un progetto per riqualificare la piazza. Una domanda sorge spontanea, perché l’amministrazione Ansermino non ha acquisito lo stabile dell’ex cinema chiuso da oltre trent'anni?
E ora veniamo alla cosiddetta “mera ideologia” di cui Ansermino mi accusa. Sì, lo confermo: ho agito con ideologia e ne vado fiera. L’ideologia di chi crede che ogni bambino abbia diritto a un’istruzione garantita in un ambiente adeguato. L’ideologia di chi ha avuto il coraggio di fare ciò che lei-voi non avete fatto, perché eravate a conoscenza delle varie criticità, ma non le avete risolte alla radice per paura di perdere il consenso politico.
Io, invece, ho creato, insieme ai miei consiglieri, una scuola dell’infanzia pubblica GRATUITA per il bene delle future generazioni e lo abbiamo fatto in meno di un anno. E sapete una cosa? Lo rifaremmo altre cento volte".