Dopo il primo video dei bagni gelati ne proponiamo un secondo, ma in un’ottica approfondita: immergersi nell’acqua fa bene o male? È una pratica strappalike per un contenuto virale sui social o rappresenta un metodo in grado di migliorare salute e benessere? Ecco il responso di alcune testimonianze raccolte in rete e di chi le ha provate.
L’immersione in acqua fredda non è solo una sfida per aspiranti influencer, ma se sviluppata con criterio, può concretamente fornire beneficio a chi la esercita. La “crioterapia” esiste davvero e, nonostante in ambito sportivo non si riduca ad un “mordi e fuggi” paragonabile ad un tuffo nel Cervo, è diffusa fra moltissimi atleti. In televisione ne abbiamo già visti: calciatori e rugbisti che al termine della partita si infilano all’interno di una “criocamera” o “criosauna”, sottoponendo la superficie corporea ad una temperatura che raggiunge addirittura i -130°C, per circa 3 minuti, tramite l’ausilio dell’azoto liquido.
Ma il freddo non si raggiunge solamente con macchinari costosi e i dati evidenziano i benefici. Sottoporsi alle basse temperature (possibilmente lontani da un’abbuffata) è in grado di ridurre infiammazioni e dolori muscolari: l’immersione in acqua gelata provoca la vasocostrizione, riducendo il flusso sanguigno nelle aree infiammate, attenuando gonfiore e dolori che possono insorgere dopo l’attività fisica. A seguito di un allenamento intenso è in grado accelerare il recupero e agevolare la ripresa del muscolo, contrastando l’accumulo di acido lattico, responsabile dell’indolenzimento post-attività.
Una doccia fredda, senza dover spendere cifre astronomiche per macchinari costosi, migliorerebbe la circolazione sanguigna e l’afflusso di ossigeno ai tessuti, favorendo lo smaltimento delle tossine. Sembra che l’esposizione regolare alle basse temperature sia in grado di migliorare la risposta immunitaria, rendendo l’organismo più resistente e in grado contrastare efficacemente le malattie. Anche la mente ne beneficia e se ci sottoponiamo a questi trattamenti verrà stimolato il rilascio di neurotrasmettitori e una sensazione di benessere diffusa.
Ma occorre fare una precisazione, perché non tutti potrebbero essere favoriti da un tuffo invernale, una doccia gelata o la vicinanza all’azoto… ancor meno se non si conoscono le pratiche di avvicinamento e gli step necessari a trarne dei vantaggi. Problemi di pressione sanguigna, battito cardiaco, patologie particolari o la mancanza di buon senso, potrebbero sortire l’effetto contrario. I benefici sono indubbi, ma ogni caso è diverso: si consiglia pertanto il parere di un esperto.