“Non sono felice, ma in qualche modo ci hanno ascoltati, è giusto così”. Non ha tante parole Tiziana, la mamma di Erika, che ieri martedì 11 febbraio ha saputo dai media la notizia del ritorno in carcere di Dimitri, l'uomo che nel 2017 mentre erano in vacanza in Sardegna ha ucciso sua figlia. Era da tanto che aspettava questa notizia. L’anno di arresti domiciliari era scaduto il 7 novembre, e il Tribunale di sorveglianza fino ad appunto ieri, non aveva ancora deciso per una proroga oppure per il carcere.
“Se vogliono lo curano in carcere, ma almeno non è a casa sua – si sfoga la mamma - . Era inaccettabile che stesse in famiglia. Ho incrociato più volte suo papà, ancora ieri pomeriggio, qui per le vie di Biella. Non so se in macchina c'era anche Dimitri, ma non aveva senso”.
Non vuole illudersi Tiziana: “Non penso che durerà tanto – continua – penso che purtroppo troveranno il modo di farlo uscire di nuovo, ma almeno ora posso girare serenamente senza avere paura di incontrarlo, era una sensazione che mi faceva male. Non era logico che stesse con i suoi genitori, a casa. Poi era sempre in giro, forse ne hanno abusato anche un po'. Non nascondo che più volte ho avuto la tentazione di seguirlo, poi qualcosa mi ha frenato, ma è stato davvero difficile. Almeno così adesso io vado a trovare Erika al cimitero e loro devono andare fino al carcere per vedere Dimitri".