CRONACA - 13 febbraio 2025, 06:50

Come difendersi da frodi e truffe sviluppate con l’intelligenza artificiale

Come difendersi da frodi e truffe sviluppate con l’intelligenza artificiale.

Negli ultimi giorni abbiamo assistito a frodi realizzate in modo molto sofisticato grazie alle capacità dell’IA utilizzate in modo malevolo.

La truffa ai danni di diversi imprenditori di primo piano nel panorama italiano, grazie alla voce clonata del Ministro Crosetto ha suscitato molto clamore mediatico così come la “truffa del Maresciallo” con cui un sedicente Maresciallo contatta persone anziate riferendo del coinvolgimento di un figlio o un nipote che viene passato telefonicamente alla vittima e, anche in questo caso, si tratta di voce clonata che risulta indistinguibile da quella reale.

Come fare quindi a difendersi da queste aberranti e odiose minacce?

C’è qualcosa che si può fare o siamo (e saremo sempre più) indifesi verso questo genere di frodi?

Non basta sperare che a noi non capiti, occorre cercare di non perdere la calma, innanzitutto, e cercare di seguire alcuni suggerimenti che ora vedremo.

Di fronte a una crescente sofisticazione dei truffatori, che sfruttano le tecnologie di Intelligenza Artificiale per clonare voci e simulare identità istituzionali, diventa fondamentale informare la cittadinanza – in particolare gli anziani, ma il bersaglio potrebbe essere chiunque – su come riconoscere e difendersi da questi raggiri.

 

Vediamo in dettaglio cosa è accaduto.

Negli ultimi giorni si sono resi noti due casi emblematici:

- La frode con la voce clonata del ministro Crosetto

Truffatori hanno utilizzato software avanzati per riprodurre in maniera estremamente convincente la voce del ministro della Difesa, Guido Crosetto. Con questo stratagemma hanno contattato importanti imprenditori, convincendoli a trasferire ingenti somme (in un caso, si parla di un milione di euro) su conti esteri, giustificando la richiesta come parte di un’operazione per liberare giornalisti rapiti all’estero. La tattica prevede l’uso di numeri clonati e comunicazioni che sembrano provenire effettivamente dall’entourage del ministro (tecniche note come “spoofing”) e, non fosse altro che per il numero di soggetti coinvolti, è sufficiente che ne vada a segno una per ottenere diverse decine di migliaia di euro facendo leva sul senso di patriottismo, sull’urgenza e la necessità di collaborare e sulla credibilità del nome che viene indebitamente speso.

- La truffa del “finto Maresciallo”

Un'altra modalità di raggiro, ormai a tutto campo, coinvolge anziani che ricevono chiamate da sedicenti Carabinieri o avvocati. Nella chiamata si riferisce ad un “incidente” che avrebbe coinvolto il figlio o il nipote, con l’urgenza di pagare una cauzione o coprire spese per evitare conseguenze penali. In molti casi il truffatore insiste per far sì che la vittima non interrompa la telefonata – o chiami un parente – mantenendo così un controllo psicologico sulla situazione.

Addirittura, se si prova ad avanzare qualche sospetto si viene redarguiti facendo leva sulla credibilità delle forze dell’ordine e sulla tutela che stanno cercando di mettere in atto, che viene messa in dubbio dalla persona, ottenendo così l’effetto di aumentare la pressione psicologica sulla vittima.

Le indagini hanno portato all’arresto di numerosi responsabili, ma il numero di vittime resta allarmante.

 

Spieghiamo meglio le tecniche utilizzate

I truffatori sfruttano strumenti di deepfake audio e tecniche di spoofing per creare comunicazioni estremamente realistiche. In particolare:

- Clonazione vocale: bastano pochi secondi di registrazione per addestrare un modello di Intelligenza Artificiale in grado di replicare tono, intonazione ed emozioni della voce originale. Questo permette a chi raggira di impersonare figure autorevoli, come il ministro Crosetto, aumentando la credibilità della richiesta.

- Spoofing del numero: viene infatti mostrato sul display un numero che richiama l’idea di un contatto istituzionale (ad esempio, effettivamente riferito a strutture del ministero), contribuendo a confondere anche interlocutori attenti.

- Pressione psicologica: sia nel caso degli imprenditori che in quello degli anziani, il truffatore impiega messaggi urgenti e minacciosi per far agire la persona in fretta, impedendo alla vittima di verificare autonomamente la veridicità della chiamata.

 

Come difendersi: 5 consigli e strategie

Per proteggersi da queste truffe, è necessario adottare un approccio preventivo e attento, primo fra tutti, cercare di mantenere la lucidità e cercare di farsi venire dei ragionevoli dubbi. Ecco alcuni consigli pratici:

1.  Verifica sempre l’identità del chiamante

Se ricevi una chiamata urgente da un “funzionario” o da una figura istituzionale (come un ministro o un carabiniere), se possibile interrompi la conversazione e richiama ad un numero ufficiale.

- Lo spoofing fa arrivare la chiamata da un numero realmente riferito al mittente ma si tratta di una “maschera”. In realtà il frodatore sta chiamando da un numero diverso che “si presenta” come quello reale ma non lo è.

Questa differenza è molto importante perché se si richiama quel numero, risponderà invece il vero destinatario, non il malfattore. Attenzione, però, a non chiedere alla persona dall’altro capo del telefono un numero da chiamare ma leggerlo sul display del telefono o cercarlo sul sito ufficiale.

Facciamo un esempio: ricevo una chiamata dallo 015123456 (numero scelto a caso come esempio) che sembra essere quello delle forze dell’ordine locali.

Cercando su Google, effettivamente 015123456 risulta essere il numero presente sul sito delle forze dell’ordine.

Dovrò quindi trovare una scusa per chiedere il nome del Maresciallo o della persona che mi sta chiamando e interrompere momentaneamente la conversazione per chiamare io direttamente il numero 015123456. Mi risponderà il vero centralino delle forze dell’ordine a cui chiederò di parlare con il Maresciallo XXX da cui ho ricevuto la chiamata.

Anche solo il fatto di dire al frodatore che si vuole richiamare noi direttamente e chiedergli il nominativo, farà insorgere proteste o tentativi di forzare invece a rimanere in linea. Questi devono essere interpretati come evidenti segni che qualcosa non va. Le forze dell’ordine sono perfettamente al corrente delle tipologie di frode che vengono perpetrate oggigiorno pertanto non avranno niente in contrario ad essere richiamate.

2. Non cedere alla pressione e alle urgenze

I truffatori si affidano alla tattica del “tutto o niente”, sfruttando la paura di perdere un’opportunità o di non poter aiutare un familiare in difficoltà. Prenditi invece il tempo per riflettere e confrontati con parenti o amici fidati prima di eseguire qualsiasi operazione finanziaria.

Anche se preso dal panico o dal momento di crisi emotiva, appena terminata la chiamata con il possibile frodatore, chiama un altro parente, un amico o una persona affidabile e informala subito. A volte quando si è “dentro” alla situazione non si ha la lucidità per comprendere di essere vittima di un raggiro pertanto è necessario che una persona “da fuori” sia allertata facendosi magari venire dei dubbi che a noi non vengono.

- Molto importante: ricorda sempre che nessun istituto bancario, né un funzionario, ti chiederà di effettuare bonifici immediati/istantanei/urgenti verso una persona che non conosci o di consegnare denaro direttamente al domicilio nemmeno al funzionario o al Maresciallo stesso, nemmeno se questi si presenta vestito in divisa (sembra assurdo ma se in televisione vediamo attori che indossano la divisa, non potrebbe esserci un frodatore che ne ruba una o se ne fa fare una?). Purtroppo, occorre diffidare anche di chi si presenta in divisa se chiede dei soldi a domicilio. Le vere forze dell’ordine non lo fanno e non lo faranno mai.

3. Utilizza sistemi di sicurezza e codici privati

Stabilire in famiglia un “codice di sicurezza”, una parola semplice e immediata o, ancora meglio, una “frase di sicurezza” può aiutare a verificare l’identità in caso di chiamate sospette. Ad esempio, un dettaglio condiviso solo tra i membri della famiglia che il truffatore non conoscerà.

Per esempio, se si stabilisce che la “parola chiave” è “gatto”, anche nel momento concitato in cui ci passano al telefono il parente vittima del presunto incidente, sarà sufficiente chiedere la parola chiave. Se la persona dall’altra parte farà storie o si indispettirà o, peggio, cercherà di far prevalere l’urgenza della situazione, sarà un chiaro segnale che qualcosa non va.

Mantenere la lucidità e mettere in atto queste tecniche, può realmente salvarvi dalla frode e salvare i risparmi di una vita.

4. Far circolare le informazioni

Parlare in famiglia e affrontare questi argomenti aumenta la consapevolezza e aiuta ad organizzare una “strategia di difesa”.
Quanto indicato sopra sono solo consigli ma ogni famiglia può stabilire dei metodi alternativi e validi per difendersi ed è importante parlarne per concordarli insieme.

- Chiedi alle forze dell’ordine locali di spiegarti in modo chiaro e semplice quali sono le modalità delle truffe e come comportarsi in caso di chiamate sospette.

Chiedi se ci sono opuscoli, guide, o altri materiali che spieghino, ad esempio, che nessun carabiniere o funzionario si presenterà mai a casa per ritirare denaro in contanti.

- Segui le notizie dai giornali on line o dal telegiornale per essere al corrente delle metodologie di frode, sempre più avanzate come abbiamo visto.

5. Attenzione ai segnali d’allarme

Richieste di versamenti in conti esteri, promesse di rimborso “sicuro” tramite istituzioni come la Banca d’Italia e l’insistenza nel non far passare la telefonata ad altri, sono tutti segnali che la chiamata potrebbe essere una truffa.

- Anche la richiesta improvvisa da parte di un finto figlio che chiede soldi per ricomprare il telefono rubato o rotto, un finto consulente -soprattutto per investimenti in criptovalute - che promette facili guadagni (se sono troppo belli per essere veri, è perché non sono veri), la cauzione o la riparazione per un danno da pagare con urgenza, soprattutto a domicilio, sono tutte situazioni dietro cui si celano frodatori senza scrupoli.

- Se qualcuno ti chiede di agire immediatamente, senza darti tempo di riflettere, è probabile che si tratti di un tentativo di raggiro.

 

Prestare sempre attenzione

La tecnologia offre grandi opportunità, ma quando viene sfruttata in modo improprio o malevolo può mettere a repentaglio la sicurezza economica o personale dei cittadini. Le recenti truffe – attuate mediante l’uso di Intelligenza Artificiale - sono un chiaro monito sulla necessità di aggiornare costantemente le proprie conoscenze e procedure di sicurezza.
Le autorità competenti stanno lavorando per contrastare questi schemi, ma la prima linea di difesa deve essere la prudenza e l’informazione.

Adottando le strategie sopra descritte e mantenendo sempre un atteggiamento critico di fronte ad ogni comunicazione sospetta, è possibile ridurre il rischio di cadere in trappola e proteggere non solo se stessi, ma anche i propri cari.

Se hai dubbi su una chiamata sospetta, segui questi consigli e avvisa subito le forze dell'ordine. Parlane con amici e parenti: la prevenzione è la nostra arma più efficace!

Stefano Facchin Esperto in IA Generativa e Digital Transformation