Avanti tutta con l'organizzazione dell'Adunata nazionale 2025 a Biella, la 97°, il mega evento che secondo le stime dovrebbe portare in Provincia qualcosa come 500 mila presenze in tre giorni. Ma se gli Alpini e la città di Biella sono sereni su tempi e modalità per come si sta muovendo la macchina organizzativa, alcuni sindaci e il presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo chiedono di accelerare i piani. Trasporti e parcheggi il nodo sul quale si sta ragionando ora, e del quale si è parlato in particolar modo oggi lunedì 17 febbraio in Provincia durante l'assemblea straordinaria dei sindaci, praticamente quasi tutti presenti all'appello. Tra i "relatori" anche il presidente provinciale degli Alpini di Biella Marco Fulcheri, il presidente Atap Vincenzo Ferraris, Andrea Antoniotti e Alberto Ferraris della srl degli Alpini, cabina di regia dell'evento ed Edoardo Maiolatesi assessore comunale all'Adunata. Verso una dirittura di arrivo invece il tema scuola, aperture e chiusure, per il quale qualche Comune non esclude di mantenere inalterato il servizio per non creare disagi alle famiglie.
Per il presidente Fulcheri e Antoniotti si è nel pieno rispetto dei tempi. “Per gli Alpini fare qualche chilometro a piedi quando si partecipa all'Adunata è assolutamente normale – ha spiegato Antoniotti - . Poi calcoliamo che tutta questa gente è capace ad aggiustarsi, e sanno che bus non bastano mai. Lo sanno. È sempre così, sono state fatte 95 adunate questa 96 faremo anche questa. E' ovviamente giusto agevolare per aiutare e creare il minor disagio possibile, ma il primo obiettivo che dobbiamo raggiungere, quello che ci viene sempre detto, è che è fondamentale che chi arriva per sfilare arrivi per tempo. Il resto, viene da sé. E' chiaro che ci saranno disagi, ma li gestiremo. Nessun territorio riesce a sostenere un afflusso di questo genere. “Ringrazio di cuore che il territorio risponda sempre in maniera eccellente come oggi che siete qui in tanti – ha esordito Fulcheri – e state tranquilli che siamo nel pieno rispetto dei tempi, ce la faremo a fare tutto nel migliore dei modi. La nostra preoccupazione deve essere non come gli Alpini e chi seguirà la manifestazione entreranno in città, ma permettere che si avvicinino il più possibile, ben consci che sarà praticamente impossibile entrare a Biella”.
L'assessore all'Adunata Edoardo Maiolatesi ha spiegato come la città si stia preparando: “Conosciamo la portata evento. E' stata individuata l'area pedonale alpina interdetta alla circolazione nei tre giorni che sarà estesa la domenica quando ci sarà la sfilata. Per le scuole per ora si è deciso che le comunali saranno chiuse venerdì, mentre lunedì saranno aperte perchè sono pochi gli studenti che prendono lo scuolabus, sul totale. Per le superiori è ancora aperto il ragionamento per lunedì. Per il commercio abbiamo ampliato gli orari alle attività, permesso di ampliare i dehors, per i trasporti siamo in costante contatto con Atap e con l'agenzia della mobilità. Insomma è tutto sotto controllo. Siamo in linea con tempi anche se tante cose sono ancora da fare, ma su alcune cose siamo in verità ancora più avanti rispetto ad altre realtà”.
Atap è in piena attività per ragionare a 360° sui bus, che lunedì non ci saranno per gli studenti delle superiori in quanto agli autisti saranno richieste prestazioni molto impegnative nei giorni dell'Adunata, e nel cercare stalli da dove fare partire navette e bus per raggiungere il territorio intero. E poi ci sono orari, corse, "Sarà una completa rivoluzione", come ha spiegato il presidente Ferraris.
Per alcuni sindaci una risposta chiara e definita su come muoversi in quei giorni è però ancora lontana.
A esprimere qualche perplessità sono stati per primi Piergirgio Givonetti sindaco di Zimone ed Enrico Moggio di Cossato. Il primo sul modo di gestire il flusso di persone che arriverà dalla zona di Ivrea, dove deviarlo, mentre Enrico Moggio chiede una strategia: “Sono contento che chi organizza e diversi miei colleghi siano sereni, ma noi a Cossato come ci comportiamo? C'è un piano di traffico al quale fare riferimento? Avremo anche tutta la zona di Valle Mosso che transita su di noi, e non è da poco”.
Monica Mosca sindaco di Occhieppo Inferiore riterrebbe opportuno pensare a un piano del traffico condiviso tra la città di Biella e i comuni limitrofi per i flussi di traffico. Come anche per Elisa Pollero di Gifflenga, sarebbe importante condividere soluzioni e scelte, capire insieme come muoversi, esattamente come si sono mossi gli Alpini quando hanno cercato gli spazi per gli eventi.
Anche Paolo Gelone di Candelo ammette di non essere così sereno: “Per quanto riguarda le scuole pensiamo di lasciarle aperte per non creare disagio alle famiglie non facendo fare agli allievi educazione fisica per lasciare a disposizione degli Alpini o di chi ne ha necessità gli spazi, ma serve un piano del traffico condiviso. Dove facciamo parcheggiare le auto? Dobbiamo sensibilizzare i cittadini e trasmettere una linea univoca al territorio. Dare comunicazioni univoche il prima possibile, in modo che i cittadini sappiano come organizzarsi e come muoversi”.
Questa la proposta di Ramella Pralungo: “Per la riuscita dell'evento è fondamentale fare squadra, ed è per questo che ci siamo trovati qui oggi. E' chiaro che per la riuscita di questo mancano però ancora alcuni tasselli come quello dei parcheggi. Non si può ragionare solo sugli spazi pubblici, perchè non bastano a supportare un flusso di questa portata, ma anche sui privati e questi vanno contattati per tempo, si devono fare trattative. Ed è giusto ai sindaci dare direttive univoche. E' corretto che la Città di Biella prenda contatto con l'hinterland per capire cosa c'è a disposizione, si confronti con la Polizia Locale del territorio che lo conosce”.