Sono sempre più frequenti le segnalazioni di rifiuti abbandonati nei comuni del Biellese. Nei giorni scorsi, tramite WhatsApp, è arrivata direttamente al sindaco di Vigliano Biellese, Cristina Vazzoler, l'ennesima denuncia da parte di cittadini esasperati dalla maleducazione e dall'inciviltà di qualcheduno. Questa volta lungo via Lamarmora, in direzione via Garibaldi, sulle sponde e nell'alveo del torrente Chiebbia. A fronte di una maggioranza silenziosa, corretta, educata c'è qualcuno che evidentemente pensa di essere più furbo senza nemmeno rendersi conto che c'è in gioco il decoro dell'intero paese.
Come comunicato dal Comune in una nota ufficiali sui propri organi istituzionali, si tratta di comportamenti deplorevoli, che non riguardano solo l'abbandono tout court ma anche condotte improprie come il deposito di rifiuti domestici all'interno dei cestini pubblici invece che negli appositi cassonetti e/o contenitori per la raccolta differenziata. Allo stesso modo, c'è chi, in prossimità delle campane per il vetro e l'alluminio, deposita immondizia che nulla ha a che vedere con i materiali oggetto di raccolta.
“Vigliano è di tutti - sottolinea il sindaco Vazzoler - e tutti devono prendersene cura. A chi non piace l'idea di vivere in un luogo sano, sicuro, pulito e decoroso? Negli ultimi anni l'amministrazione comunale si è impegnata molto in questa direzione ma è necessaria la collaborazione di tutti i cittadini. Eppure, c'è ancora chi crede di poter aggirare non solo norme di legge e regolamenti ma anche i più basilari principi di convivenza, educazione e civiltà. Nel corso del 2024 sono state ben 119 le sanzioni elevate dal nostro ufficio di Polizia Locale per violazioni al Regolamento comunale sul conferimento dei rifiuti. Purtroppo credo che alla base ci sia un problema culturale, ma allo stesso modo sono convinta del fatto che si possa e si debba, con l'impegno di tutti, fare di più e meglio per tenere Vigliano pulita. Diversamente, saremo costretti a spendere altri soldi pubblici per l'installazione di nuove foto-trappole in modo da scoraggiare questi comportamenti davvero vergognosi e irrispettosi”.
A tal proposito, occorre ricordare che l'abbandono di rifiuti concretizza una fattispecie penalmente rilevante: in poche parole un reato ambientale. La legge 137/2023 stabilisce l'applicazione di una sanzione penale (e non più di una sanzione amministrativa) di natura pecuniaria, da un minimo di mille a un massimo 10mila euro, nel caso di abbandono di rifiuti compiuto anche da semplici cittadini. La pena è aumentata se l'abbandono ha per oggetto rifiuti pericolosi. La stessa norma stabilisce inoltre che per l'individuazione e identificazione dei trasgressori sono ammessi anche i controlli da remoto o le registrazioni delle telecamere, così come l'utilizzo di foto-trappole installate sul territorio.