Riceviamo e pubblichiamo:
"Registriamo con sorpresa lo scalpore suscitato in tanti politici locali dalla decisione del Comune di Biella di lasciare il Consorzio IRIS.
Forse chi nei tre lustri passati ha dormito, chi si è colpevolmente distratto o chi oggi deve mostrare sdegno ed apparire ai propri elettori infuriato può sostenere di non averne mai saputo nulla. Potrà sostenere di non aver mai condiviso questa linea di pensiero, di aver magari sempre sperato che i due Consorzi si fondessero ma non potrà seriamente sostenere che la scelta del Comune di Biella sia un fulmine a ciel sereno!
Sindaci diversi e Amministrazioni diverse negli anni hanno affrontato il tema della permanenza di Biella in IRIS; lo hanno affrontato banalmente perché la presenza nel Consorzio del Capoluogo ha sempre rappresentato un’anomalia, gestendo quest’ultimo già autonomamente servizi che gli altri Comuni hanno affidato all’Ente. Singolarità questa da anni nota agli operatori, conosciuta dagli Amministratori, monitorata dalla Regione, denunciata dai tecnici.
Certo, sarebbe stato comodo voltarsi dall’altra ancora una volta, fingere di non vedere e non fare nulla, evitando così contestazioni e critiche… Ma non è nelle corde di questa Giunta ignorare i problemi!
È da tempo che l’operazione viene approfondita e nel farlo si sono sempre considerati i suoi riflessi sul Consorzio, ritenendo in ogni caso fondamentale non pregiudicarne l’attività.
Né può dirsi che la decisione sia stata assunta con modalità o tempi inusuali essendo comunque stato, come ovvio, oggetto di confronto anche prima della sua ufficializzazione.
Aperti ovviamente al confronto, ci lasciano francamente indifferenti le accuse che ci vengono mosse da alcuni rappresentanti politici locali che paiono più infastiditi dall’operato risoluto e dalla capacità decisionale di questa Giunta piuttosto che dai provvedimenti in sé".