Si è tenuta nella serata di giovedì 6 marzo scorso, nella Sala Consiliare del Comune di Viverone, la presentazione alla comunità del paese e del suo circondario del Cammino di Oropa. La genesi del Cammino è stata ben spiegata da Alberto Conte, Presidente dell’associazione Movimento Lento e ideatore del percorso. Dopo di lui è intervenuta Marta Miolo che ha presentato i numeri relativi all’incremento dei passaggi dal 2019 e delle ricadute che si sono avute sulle comunità. «Dai 300 pellegrini del 2019 siamo passati agli oltre 5.000 del 2024 - ha spiegato Marta, che lavora stabilmente nei progetti legati al percorso - con notevoli ricadute sul territorio».
E’ quindi intervenuto Marcello Vallese, animatore dell’Infopoint di Cavaglià e del gruppo di volontari per la manutenzione dei sentieri.
Ma ad attirare l’attenzione del pubblico è stata l’uscita allo scoperto di Ettore Macchieraldo, che ha presentato un nuovo progetto per le persone con malattia di Parkinson: «In Italia siamo stimati in 300 mila - ha esordito Macchieraldo - e siamo in aumento. Nel mondo eravamo in 2,5 milioni nel 1990, ora siamo 6 milioni e nel 2040 saremo 13 milioni, sempre secondo le stime. Tornando in Italia: se siamo, come dicono, 300 ogni 100 mila abitanti, allora qui, nel Biellese, saremo circa 500». L’incontro di giovedì è stata infatti l’occasione per presentare il progetto “Senza tremori”, promosso dalle associazioni Movimento Lento e Amici Parkinsoniani Biellesi e sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.
«Si chiama Senza Tremori - ha spiegato Macchieraldo - perché, quando noi parkinsoniani ci mettiamo in movimento, il tremore sparisce. E’ anche un’attività utile perché muovere sia gambe che braccia ci aiuta nel coordinamento e per l’equilibrio. Senza tremori è un ciclo di camminate con i bastoncini nei luoghi del nostro bellissimo territorio. Siamo una piccola avanguardia di quindici e facciamo un’uscita alla settimana. Non si deve essere per forza come noi per partecipare. Siamo inclusivi e tolleranti, così il gruppo si allarga e diventa più vario».
Un discorso che ha coinvolto i partecipanti alla serata, dando anche la misura di quanto possa cambiare il modo di vedere le cose, camminando insieme. Il Parkinson è vissuto spesso in modo nascosto. La scelta di presentarsi in giacca e cravatta per dire che in fondo “da vicino nessuno è normale” è in piena sintonia con lo spirito del Cammino di Oropa e con tutti quelli che, approcciandosi agli itinerari a piedi, ricercano spiritualità, laica o religiosa che sia, in questi tempi difficili.