Nel cuore del Biellese si estende un’area naturale di grande bellezza: la Riserva Naturale delle Baragge. Un territorio che per la sua conformazione, i suoi colori e la sua atmosfera ricorda le terre lontane dell’Africa. Qui, gli antichi ghiacciai hanno saputo modellare un paesaggio insolito: altopiani terrazzati dai terreni variopinti, brughiere dagli alberi radi e distese d’erba dorata, tanto inusuale da prendere il nome di “Savana Biellese”.
La Baraggia, oltre che un affascinante area naturale, testimonia la storia geologica del nostro territorio: “Milioni di anni fa, il ghiacciaio che si ritirava dalle montagne ha trasportato terra e detriti, trasformando la morfologia del terreno. Il tempo, le piogge e l’erosione ci hanno regalato conformazioni particolarmente suggestive”, spiega Marco Macchieraldo che in qualità di guida escursionistica e profondo conoscitore del Biellese, ci ha accompagnati alla scoperta della riserva naturale.
Il parco offre percorsi adatti ad ogni tipo di escursionista: dai sentieri pianeggianti per una passeggiata all’aria aperta a itinerari più lunghi e impegnativi, percorribili anche in bici. In primavera l’erica colora le macchie arbustive tingendosi di viola e con lo scorrere delle stagioni i prati dorati si trasformano, lasciando spazio al verde acceso o alle tinte autunnali.
L’aspetto incontaminato del paesaggio cattura immediatamente l’attenzione: la vegetazione è bassa, la terra è dura e arida, il cielo si apre su distese che sembrano infinite: “Non a caso, chi arriva per la prima volta si lascia trasportare dall’immaginazione… Molti escursionisti, camminando tra la vegetazione rada, si chiedono se tra questi cespugli si nascondano leoni e rinoceronti! È bello giocare con la fantasia, ma se osservata dall’alto, la Baraggia biellese riporta ad un luogo esotico”.