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COSTUME E SOCIETÀ | 10 marzo 2025, 06:50

Marco Mellano: studente di Biologia con l’anima da artista, tra scienza e pennelli

Marco studia Biologia, ma fin da piccolo ha sempre avuto una grande passione: il disegno

Marco Mellano: studente di Biologia con l’anima da artista, tra scienza e pennelli

Marco Mellano: studente di Biologia con l’anima da artista, tra scienza e pennelli

“MovimenTo” è il titolo dell'ultima opera del giovane Marco Mellano, Biellese, di Chiavazza per la precisione, 22 anni, e rappresenta delle macchine sul ponte Isabella che sfrecciano su di un tracciato che ricorda l'iconica pista di collaudo delle automobili Fiat sul tetto del Lingotto. Però ce ne sono tante altre, un po' a casa, non tutte alle pareti, ma nei cassetti, e poi a casa dei nonni. Ritratti, disegni astratti, a carbone, pastelli, olio su tela.

Marco studia Biologia, ma fin da piccolo ha sempre avuto una grande passione: il disegno. “Non l'ho mai abbandonato – racconta - , anche se è stato difficile non farlo per tanti anni, un po' per la passione anche della scienza, infatti studio Biologia. Però mi sono sempre ritagliato uno spazietto nella mia vita in generale da dedicargli”.

Perchè non lo hai scelto come lavoro?

“Avrei sacrificato la scienza. Ho pensato quale delle due coltivare con le mie gambe e quale invece avrei avuto bisogno di un insegnamento, e ha vinto l'ambito scientifico, anche perché mi piace l'ambito della nutrizione e della salute in generale. E sul disegno sono stato autodidatta, ho imparato quello che so a scuola e guardandomi in giro”.

Quanti disegni hai a casa tua? appesi?

“In realtà non tanti, anche perché sono abbastanza lento nel realizzarli. Mi piacciono molto gli impressionisti, la pittura dell'Ottocento e poi diversi stili. Mi piace fare un po' di tutto, sia acquerelli che il mio primo amore, i gessetti. Però poi l'olio sicuramente, da molta soddisfazione, è al momento la tecnica che preferisco”.

I tuoi quadri ispirano allegria..

“Io di mio sono una persona allegra, poi mi piace usare tanti colori diversi e avere un bell' impatto visivo, poi dipende dal tipo di quadro che devo fare”.

Ultimamente ti hanno anche commissionato dei lavori?

“Sì, è già da un paio di anni, è nato tutto un po' per caso. Avevo fatto dei quadri che sono poi stati appesi in casa dei miei nonni, dove qualcuno li ha notati e di lì è nato tutto. Con un po' di passaparola ho fatto qualche quadro anche per alcuni ristoranti, soprattutto nella zona del torinese. Non nascondo di essere molto soddisfatto. Mi chiedono anche ritratti magari dei figli a cavallo, di famiglia e poi appunto qualche commissione un pochino più artistica e più originale”.

Il tuo ultimo lavoro, quello che stai facendo, quello che dovrai fare, hai già qualcosa di commissionato?

“In porto ce ne sono un paio, e l'ultimo che ho fatto era di un cuoco, con mille mani, che deve far uscire piatti perfetti da una cucina disordinata e quindi appunto è stata l'ultima commissione di un ristoratore nel torinese. Invece quelli che dovrò fare sono più soggetti naturalistici, ma anche una ballerina, insomma, temi molto vari”.

Un tuo sogno?

“Penso sia un po' quello di tutti: arrivare a fare una mostra. Penso però anche che se non ci riuscissi sarei comunque contento di aver intrapreso un percorso artistico. E comunque finché disegno, finché c'è il pennello, c'è speranza. Bè ovvio non solo pennello, anche carboncino, matita. Dico pennello perchè gli ultimi disegni che ho realizzato sono tutti olio su tela, che è la mia tecnica preferita. E un progetto che avevo in mente da tanto tempo era quello di fare delle etichette per le bottiglie di vino, e allora ho fatto qualche bozzetto ad acquerello e alcuni disegni. Ad ora rimane comunque un po' un sogno nel cassetto che speriamo di riuscire a realizzare”

s.zo.

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