Nell’80° anniversario dell’eccidio il Museo di Salussola ha celebrato la ricorrenza con tre mostre che fuori da ogni retorica hanno voluto indurre le visitatrici e i visitatori a riflettere sui valori della libertà e della pace. Attraverso il supporto di due artisti di fama internazionale, Bruno Martinazzi e Gastone Cecconello, unito al contributo delle alunne e degli alunni della classe IIA e IIIA della Scuola Secondaria di primo grado di Salussola, sono stati esposti elaborati, pervenuti dagli Istituti Comprensivi di Isnello (Palermo) e Pray.
La mostra intende condurre il visitatore al pensiero che non basta porsi contro la guerra ma tutti insieme dobbiamo utilizzare le nostre risorse morali e materiali per produrre una cultura della pace. Affermazione, peraltro, già presente nella nostra Costituzione.
Il numeroso pubblico che ha visitato la mostra ha molto apprezzato le opere esposte, i lavori delle scuole hanno suscitato nei parenti delle vittime profonda commozione, sono state da loro fotografate per conservarne il ricordo.
Rilevanti l’impegno, l’abnegazione, la competenza tecnica, manuale, grafica ed informatica dimostrati nei singoli elaborati delle allieve e degli allievi.
L’attività di ragazze e ragazzi ha saputo cogliere l’intento del museo che vuole essere luogo di cultura partecipato, in particolare dalle nuove generazioni.
Uno speciale riconoscimento a chi ha guidato i propri alunni in questa significativa esperienza civica e formativa.
Così artisti come Bruno Martinazzi e Gastone Cecconello e studentesse e studenti hanno polverizzato il tempo e lo spazio, tra epoche diverse, tra vivi e morti per instillare una congiunta riflessione sull’orrore della guerra, sulla cultura della pace che nasce da un pensiero libero da sentimenti di prevaricazione e forza.
Un tributo a quei giovani uomini, caduti per insegnarci il prezzo della libertà, custodito dalla volontà di pace che dopo ottant’anni resta un tema attuale.